In questa categoria oggi sono state inserite 175 poesie.
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X Gino
Perchè non riesco a cancellarti dalla mia mente e pensare di non averti mai conosciuto in vita mia.... xke non ce la faccio a dimenticarti.... xke non ce la faccio propio ad odiarti....? Ci sono tanti di quei xke ma pultroppo ce una sola risposta.... TI AMO!!!!
VALENTINA - tratto da dal profondo del mio cuore
segnalata da vale da san giovanni domenica 18 gennaio 2004
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L'amore
Che hai, che abbiamo, che ci accade?
Ahi il nostro amore. È una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e a bruciarci insieme.
Che hai? Ti guardo
e nulla trovo in te se non due occhi
come tutti gli occhi, una bocca
perduta tra mille bocche che baciai, più belle,
un corpo uguale a quelli che scivolarono
sotto il mio corpo senza lasciar memoria.
E che vuota andavi per il mondo
come una giara di color frumento,
senz'aria, senza suono, senza sostanza!
Invano cercai in te
profondità per le mie braccia
che scavano, senza posa, sotto la terra:
sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
nulla,
sotto il tuo duplice petto sollevato,
appena
una corrente d'ordine cristallino
che non sa perché corre cantando.
Perché, perché, perché,
amore mio, perché?
segnalata da Mari sabato 17 gennaio 2004
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lascia che il tuo sguardo
penetri nel mio cuore
cosicchè voli sempre più
in alto
libero come un gabbiano
segnalata da michela sabato 17 gennaio 2004
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quand'ero vecchio( vietata ai minori...)
"Quand'ero vecchio
non capivo, perche' i giovan ridessero
senza alcuno scopo, ne' un motivo,
vieppiu' apparente.
Quand'ero vecchio non capivo,
perche' le donne si concedessero
per un amore cieco.
"Perche' l'amore e' cieco" rispondeva quello.
L'amore si, ma non chi gli corre dietro
come il martello, il chiodo.
Quand'ero vecchio fumavo tantissimo e bevevo,
tanto che mi frega io pensavo: "sono vecchio
e rimbambito".
Poi quando arriva il giorno, te ne frega e come,
ma ormai e' tardi a scendere a patti con le parche.
Quand'ero vecchio, avevo un fazzoletto nel taschino
e un baston testa di cervo fatto d'avorio.
Quand'ero vecchio me la spassavo,
a farli alzare tutti li' sulla metro,
quelli che eran al di sopra del millenovecento,
piu' qualche decennio.
Or che son matto,
raschio queste sbarre
che mi tengon prigioniero.
E vedo quell'augello
che si posa sul ramo e par
che mi guardi e dica:
"povero scemo! vedi dove sei finito?
e io che non son altro che un modesto
passeraceo, son qui che svolazzo
e se non te ne stai attento,
ti cago pure addosso e me ne volo".
Ahi, si la vita...., quand'ero vecchio come stavo bene.
Si, mi lamentavo ma non sapevo che il "peggio a da veni'" amico mio.
Preparati le braghe e le mutande a prova di ferro,
senno' qui ce lo mettono nel di d.... oppppppssss,
e non puoi manco lamentarti:
t'avevano avvertito!!
Occam - tratto da myself
segnalata da occam sabato 17 gennaio 2004
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nulla?
"Dell' immenso radioso firmamento,
non sono che una piccola fiammella
par che mi dica tremula, una stella
nel mormorio lievissimo del vento;
e risplende si' fulgida, si' bella.
Cosi' il pensier mio e' in ogni momento,
uguale in tutto al vano suo lamento:
cosa son mai io se nulla e' quella?
se nulla restera' di tanto incanto?
S'estinguera' l' amor di ogni pupilla?
Addio speranze, ed'ho sperato tanto!
Simile a un bacio, cade ora una stilla
del mio solingo e sconsolato pianto,
ma come gemma limpida ribrilla!
Occam"
Occam - tratto da myself
segnalata da occam sabato 17 gennaio 2004
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