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SOMMERSA DAL BUIO.
Il rumore del silenzio era assordante,
mi aveva già straziato a lungo
senza darmi tregua.
Nel mio viso c’era solo afflizione ,
si vedeva anche da lontano,
si percepiva la malinconia.
Il mio sguardo era vuoto e sofferente,
i miei occhi sommersi dalle lacrime
che scorrevano lungo il viso .
Nella mia mente c’era ancora la scena
ke aveva causato tutto questo…
mi avevi sommersa dal buio ,
mi avevi ucciso dentro,
mi avevi tolto l’anima…
Ma è bastato un solo tramonto
ke già ti eri pentito
e ogni cosa è tornata al suo posto…
…come un tempo…
tvttttttttttttttttb
segnalata da Miyu lunedì 19 gennaio 2004
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chiudi gli occhi...
con ali di gabbiano voliamo
verso quella porta
aperta sul dorato orizzonte,
laddove il mare si sposa col cielo
e il sole,con i suoi raggi,
ne consolida l'unione...
segnalata da michela lunedì 19 gennaio 2004
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la cantina della sora Rosa.
Ei passo'
per quella cantina
fredda e buia.
E stappo' tutte le bottiglie
che poteva,
finche' l'oblio dell'ubriacatura,
non lo cinse tra le braccia di
Dionisio,
a cantar di malinconia.
Poi si assise su quella sedia di vimini
polverosa,
e si addormiede.
Era la cantina della sora Rosa
che al mattino quando lo troviede
barcollante,
gli fece sputare a mazzate
tutte le bottiglie che ingollato
avea nella notte brava.
Lui era Anselmo,
picaro e scontento,
sempre m'briaco di nostalgia.
Quando la sua Pina era andata via,
d'amor inappagato
era impazzito.
Allora andava per locande
a vino e lacrime bagnate,
e quando i soldi evea terminati,
fece il pirata per affogare
nell'alcol forte d'annata,
la sua nostagica mente
malata.
Perche' l'amore uccide
quanto la spada,
e la morte e' una lenta sensazione,
di aria che manca,
finche' i polmoni affogano
d'inedia.
Anselmo lo trovorno
nella cambusera una mattina.
Aveva un fiasco in mano,
e sulla faccia una smorfia
malandrina.
Era come se dicesse: "ti ho fregato
brutta befana!
Ora non potrai farmi piu' nulla.
Ho raggiunto la pace,
quella eterna.
co' un fiasco de vin.
Ora a te tocca...."
Occam
segnalata da occam lunedì 19 gennaio 2004
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bandiera senza vento
"Avrei voluto
guardarti,
quando avevi gli occhi
fieri della sera.
Ma tu osservavi
e non vedevi.
Io ascoltavo ma non
capivo,
i tuoi cenni labiali.
E la sera
divenne notte,
il rosa divento' porpora scura
e la magnolia,
sfiori'.
E l'amore, come una pianta
senz'acqua,
muore d'inedia.
Addio,
chimera: il sogno
e' una bandiera,
che non sventola piu'."
segnalata da occam domenica 18 gennaio 2004
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Cassandra
Sciogli le lunghe trecce
Cassandra
E non proferir parole.
Taccia il tuo verbo inascoltato,
e si perda il mio amore
nel tuo biondo crine.
Sorda anima
Crudele, di nepente
E di adorabile cicuta,
mi nutriro’
per placare
il mio dolore,
che incide
la scorza dura
del mio cuore.
Dopo tanto amore
Non bastera’
Neanche il cielo
A nascondere
Nelle sue bianche
Fronde,
gli occhi neri
delle stelle.
occam"
Occam - tratto da occam
segnalata da occam domenica 18 gennaio 2004
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