In questa categoria oggi sono state inserite 175 poesie.
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Ti sto dimenticando
Lo sapevo,
piano piano
giorno dopo giorno
ti sto dimenticando.
E' la distanza sì.
E' per la distanza
che ogni giorno
ti penso
dell'1% in meno rispetto al giorno prima.
Passano i giorni
95, 84, 63, 34, 22...3% di pensieri
e ora che ti penso solo all'1% del tempo
so che arriverà domani
e dovrò ricominciare da cento.
Tu hai due facce alunno mio
sei il più assente
e il primo della classe
sempre piazzato davanti,
sempre in pole position
sempre presente
mentre ti devo segnare assente
sul registro
segnalata da Lallapan martedì 16 ottobre 2007
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hassan
piacere hassan ..scusa se ti do la sinistra
ti parlo un po di me ..da dove vengo io..del nome del mio dio...ho 20 anni 21 a novembre se tutto va bene..non ho un padre...per fortuna ho mamma ..salva.. sta sempre involontariamente seduta... e tre fratelli ..tra cui un fenicottero..di 4 anni....si vengo da lì quel pezzo di terra..dove già c'era la fame ora c'è pure la guera.....
mario cesarano - tratto da me
segnalata da mario cesarano martedì 16 ottobre 2007
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A mio padre
Padre mio, uomo sublime
che il ciel mi ha messo accanto
sol pochi anni della mia vita,
tu gia canuto, io giovane ancora;
ho mosso i primi passi in questo mondo
all'ombra tua, protetto, sempre amato.
Eri fiero di me, mi davi tutto,
trascuravi te stesso pur di fare
ad ogni costo la mia vita felice.
Discreta protezion che non pesava,
parlava al cuor l'esempio di tua vita;
tu t'imponevi col sorriso in volto,
con la dolcezza tenera, infinita.
E che ricordo gli ultimi momenti
di tua stanca esistenza, quando forte
sul tuo letto la mano mia stringevi,
per non mollar la vita o forse, padre,
per proteggermi ancor dopo la morte.
segnalata da amicuscertus martedì 16 ottobre 2007
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La risacca
Seduto sul mio scoglio
a pochi passi dalla spiaggia,
la brezza fra i capelli,
respirando umida salsedine,
seguo le onde che una dopo l'altra,
in un ritmo costante quasi di musica arcana,
vengono a lambire il sasso,
inondandolo di candida schiuma,
per poi ritirarsi a riprender la rincorsa.
Cullato da quel suono cadenzato,
incurante degli spruzzi sul viso,
penso a quanti occhi prima dei miei
si sono posati su questa azzurra immensità,
a quanti come me hanno ascoltato
l'incessante fragorosa risacca,
hanno sentito questo profumo di alghe,
persone svanite ormai nel tempo,
senza più volto, nè nome, nè ritorno.
E lui sempre lì, immutabile,
col suo perpetuo spumeggiante moto,
con la sua perenne voglia
di giocare e carezzare il mio masso.
segnalata da amicuscertus martedì 16 ottobre 2007
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Libertà dell'essere
Esser vorrei legger come una piuma
e sospinto dal vento volteggiare
nell'infinito azzuzzo, nell'immenso,
la libertà dell'essere trovare;
poi posarmi sul fiume, andar con esso,
lasciarmi trasportar sino alla foce,
goder l'abbraccio del mar, abbandonarmi,
chiudere gli occhi al suon della sua voce.
segnalata da amicuscertus martedì 16 ottobre 2007
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