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guardami negli occhi
GUARDAMI NEGLI OCCHI
Guardami negli occhi,
non fingere fissando altrove,
non sostituire i tuoi pensieri marci
tingendoli di grigia ipocrisia,
non allontanarti dal tuo mondo,
anzi dal mondo che tu hai creato
raccogliendo brandelli di sentimenti
rosicchiati da topi famelici
dei quali rimangono solo le ossa.
Guardami negli occhi,
e denunzia al tribunale
dei sentimenti falliti,
buttati inesorabilmente
nel bidone della spazzatura,
senza raccolta differenziata,
i tuoi misfatti rinnovellati nel tempo
da una istintiva cattiveria morale
sancita dal tuo arido amore.
Catello Nastro
Catello Nastro - tratto da POESIE 2011
segnalata da Catello Nastro mercoledì 12 gennaio 2011
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IL CANTO DEL SILENZIO
IL CANTO DEL SILENZIO
Non ha voce,non ha vita,
ha solo il sorriso di chi
lo sa percepire anche da lontano.
Il silenzio canta con gli occhi
ed elabora musiche lievi
che solo uditi sensibili
sono in grado di percepire.
Il canto del silenzio
narra storie attuali,
visi solcati da lacrime,
sguardi profondi
proiettati nell’infinito,
con una orchestra di raggi di sole,
sibili di vento e bui notturni.
Il canto del silenzio si ascolta,
con tonalità malinconiche,
in una società consumistica
che, finta sorda, non ascolta
la voce di chi non ha voce.
Catello Nastro
Catello Nastro - tratto da POESIE 2011
segnalata da Catello Nastro mercoledì 12 gennaio 2011
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Lei
Era sera
lei non c'era
molto scaltra
venne l'altra
fui basito
e concupito
lei tornò
mi evirò
Eusebio Nasturzi - tratto da vite quotidiane
segnalata da Pasqualito Gonzales mercoledì 12 gennaio 2011
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t'amai senza riserve
sulle albicocche acerbe
t'amai con tutto il cuore
più del mio alligatore
t'amai quando piovette
guarnivo le michette
t'amai o mia Sibilla
finanche nell'argilla
Eusebio Nasturzi - tratto da vite quotidiane
segnalata da Nino Dale mercoledì 12 gennaio 2011
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vil plebaglia senza scrupoli
Vil plebaglia senza scrupoli
Vi vedo, vili plebei che nessun rimorso vi create
nel mietere vittime dell'inconsapevolezza.
Il Conte Callorcio che man forte vi diede
destituito sarà
e nella tribolazion del rogo
patir dovrà di sodomìa
e l'infamia su di voi cadrà.
Marrani dalle spregevoli gesta
maestri di pusillanimità
docenti di codardìa
morirete ordunque indegni di sepoltura
e danzeremo sulle vostre carcasse ululando
segnalata da Arisa martedì 11 gennaio 2011
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