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La scia e il peregrinare
Lui appariva e scompariva
talvolta s'intestardiva
mentre salutava dalla riva
di una spiaggia verde oliva
in lontananza appariva
una donna non giuliva
con indosso una missiva
paradosso sulla stessa riva
di colui
che senza perché
s'imbozzachiva
cosicchè la donna
non giuliva
decise di lasciare la riva
e non andò alla deriva
ma il fallo blandiva.
Copular coercitivo
pensai mentre dormivo
eppur non morivo
all'ombra dell' ulivo
nel verde così vivo
del bosco in cui troivo.
Nascosta
la mano dell'uomo che sorrideva
mentre per il procto prendeva
il mondo che ignaro lo leggeva
stupito di cotanta leggiadria
ignaro del suo peregrinar e della scia.
Jennifer Pathaunce - tratto da fiori e spatole
segnalata da Nino Dale giovedì 29 settembre 2011
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COME UN FIORE
Come un fiore sbocciato,il nostro amore e' nato.Oggi come ieri volano i nostri pensieri,fantasticano i nostri sogni.ogni minuto ogni secondo.Oggi MARIA e' il giorno piu' bello del mondo.MAGGIO fantasie di colori sul tuo abito bianco,fiori variopinti profumano di gioia di allegria amore e fantasia la mia poesia,nell'infinito nell'immensita del cielo,del mare del mondo intero sempre unito il nostro pensiero:"AMARCI".
GALBIATI GIAN LUIGI - tratto da DAL MIO CUORE
segnalata da GALBIATI GIAN LUIGI lunedì 26 settembre 2011
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Antica serenata
ANTICA SERENATA
C’erano tutti gli amici giù in cantina,
più di venti, forse una trentina,
più due chitarre, il cantante,
nacchere, tammorre e un mandolino.
Quando la damigiana toccò il fondo,
anche il colore della notte scura
diventò chiaro, quasi giocondo,
come se noi fossimo i padroni del mondo.
Erano quelli i tempi della spensieratezza:
gli usignoli dalla cima delle querce centenarie,
che cantavano con melodica dolcezza,
allibirono di fronte a quella efferatezza..
Posero fine al loro melodico concerto,
lasciando il palco alla nostra serenata,
interpretata quasi come per dispetto
ad una zitella che abitava proprio dirimpetto.
La pia donna, dopo appena tre canzoni
si affacciò disperatamente sul balcone,
urlando e minacciando a profusione,
agitando nell’aria un bel bastone.
“Se di qua subito non ve ne andate,
vi faccio la doccia con l’acqua sporca del bucato!!!”
Catello Nastro
segnalata da Catello Nastro domenica 18 settembre 2011
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Come un libro
COME UN LIBRO…
Come un libro d’amore,
iniziato a leggere da mezzo secolo,
dalle pagine sbiadite e i fogli consumati,
siamo arrivati all’indice.
Ogni capitolo una storia:
ora d’amore, ora di sdegno,
come nell’antica poesia cilentana
che si declamava tanti anni fa.
Alterne vicende umane,
senza un falso gossip
per attrarre spettatori
pigri e insonnoliti.
Come lo scorrere delle acque
di un torrente ora in pianura,
ora in ripida discesa:
quasi una cascata gorgheggiante.
Siamo alle ultime pagine
di un libro stropicciato
dal tempo e dall’uso continuo
per leggere attentamente il contenuto.
Siamo alle ultime pagine:
ma la storia d’amore continua…
Catello Nastro
segnalata da Catello Nastro sabato 17 settembre 2011
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la nostalgia
Quando ti prende è sempre per un ricordo, un attimo di ritorno ai bei tempi passati,
a una persona lontana o che non c'è più un luogo incantato che vivevi tù,
ti lascia un pò d'amaro in bocca perchè nella maggior parte dei ricordi
sono di momenti felici e spensierati ricordi la gioventù alle corse in bici con chi volevi tù
il tempo però passa e la nostalgia e sempre virtù.
marcolone - tratto da dalla mia mente
segnalata da marcolone venerdì 16 settembre 2011
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