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l'inverno
Respiro di un vento gelido,
urla sulle mura dells chiesetta antica,
pietre bianche consumate, solitario e selvaggio sito,scabro.
Stretta nella gola, tra dirupi,fitti boschi e
sentieri appena tracciati,
appartati e misteriosi, la prima gelida luce del
mattino veste i monti,
il sole si mostra di nuovo alla terra come un momento solenne.
Bello l'orizzonte!
come un angelica fronte,
occhi grandi e seducenti,
nel cuore un tesoro d'amore di onde limpide e pure.
Gli alberi scheletrici coperti di neve
sembrano fantasmi usciti dalla notte più scura.
poco lontano tra l'aria grigia e fosca,
leggere colonne di fumo rivelano le case abitate.
nel magico silenzio solo il frusciare del rivo limpido e puro
scaturisce dal monte come cristallo nitido,
passa timoroso nella stretta gola
quasi accarezzando i piedi della Celeste Madre.
segnalata da Daniela cesta venerdì 28 ottobre 2011
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Cantico d'amore
Quando t'incontrai...fosti come il sole che sorse all'orizzonte!
La luce mi avvolse e inabissai in quell'oceano di chiarore,
tra quei flutti profumati capii l'essenza della mia vita. Così debole, così fragile.
Dove l'aquila forma il suo nido, il capriolo salta su rupi e precipizi,
nel ripido burrone solcato da un torrente spumoso
che scende leggero tra i sassi.
Il volto accarezzato dall'aria frizzante in quel dì così terso,
scosse l'animo da indistinta commozioni, profonde,durature,
aiutando il lume e la ragione nel distinguere il bene dal male.
Fosti come un vulcano in eruzione la lava mi raggiunse e fu salutare,
mi sfiorò il respiro e capii il significato di cibo e bevanda.
Un vago spavento trasparì in quella gioia.
Come un onda improvvisa del mare in burrasca
che coglie di sorpresa, mi trascinò con la sua forza
nel turbinio, rombando e spumeggiando verso riva.
Il canto dell'allodola salutò il nuovo giorno
mentre la luccicante brina scivolò lentamente,
come un vezzo, per strappare baci e carezze.
Un vento impetuoso scosse i rami delle quercie secolari e i faggi
gli occhi tuoi mi coprirono con la sua dorata e trasparente luce,
tra il mormorio del torrente nascosto nell'umbratile bosco romito.
Con sguardi d'amore e cantici di gioiarispecchiavi l'infinito firmamento.
Una grande e malinconica solitudine mi assalì, sforzò l'anima mia immergendola nella tua,
rivelò misteri e l'aprì ad aspirazioni sante.
Nel silenzio della notte ti chiamavo, rispondevi colmando il mio cuore di te.
Discreto e silenzioso, mi raccogliesti dal nulla.
E le gioie della creazione si riflessero come in una sorgente.
Il dolce tocco di una campana pareva scendere dall'alto, come un celeste prodigio abbracciò cielo e terra.
Mentre nell'empireo con festa solenne, gli angeli con tranquilla ebbrezza, contemplavano
l'ente supremo, che alitava su di loro la sua splendente intelligenza.
Quando tutto pare grave e misterioso è tenero osservare la neve che cade a larghe falde,
fiocchi candidi e puri, coprono ogni cosa, nascondendo i peccati di tutti.
Non senti più opprimere il cuore da una mano di ghiaccio.
Mio soccorso, mio rifugio, fascino dolce, penetrante, sfibrante,
più dell'incanto di un tramonto d'autunno, virtù eletta dello spirito,
immacolato velo che avvlge il creato: Jesus.
segnalata da Daniela cesta venerdì 28 ottobre 2011
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dono dal cielo
l'amore è un dono dal cielo
arriva all'improvviso..
e non ce ne accorgiamo..
forse portato..
dalla stella del mattino..
leggero e silenzioso..
si insidia dentro noi..
con dolcezza infinita
e il notro cuore si sciogle come miele
mentre la nostra anima
colma di gioia..
brilla nell'intero universo.
segnalata da Daniela cesta venerdì 28 ottobre 2011
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se mi vuoi
se mi vuoi dici Ti Amo
se mi vuoi dici la verità su di me!!!
se mi ami non ti credo,
se mi vuoi bene
mi dai il male,
se mi dai il male
mi vuoi il bene.
Se mi odi
Mi Amiiii
segnalata da angelica domenica 16 ottobre 2011
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Prevete
Prevete,
stai luntan' e' me
oh prevete,
nun te pozz verè
si brutt e niro
ecco o' pecchè
Pasquale Caccavale - tratto da o ciel' e' napule
segnalata da Mulan sabato 15 ottobre 2011
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