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categoria: Poesie
Il giorno del giudizio
Ho sentito, dentro di me,
Nel giorno del giudizio
Che dovevo raccogliere
Tutto il coraggio
E venirti a parlare.
Ti ho cercata,
Chissà dove, ti ho trovata,
E ti ho detto all’orecchio
Che dovevo dirti una cosa,
Ma che dovevamo essere soli.
E ho percorso,
Con te dietro,
Scale e corridoi, chissà quanti,
Mentre tu mi dicevi: “Va bene qui?”
Ma nessun luogo era davvero adatto.
Alla fine mi sono fermato.
Ci siamo seduti.
Vari giri di parole.
Varie interruzioni.
Poi sono esploso.
“Ti amo.”
Un momento di silenzio.
Poi mi hai detto:
“Non ti voglio illudere.
Possiamo restare buoni amici.
Ci devo pensare, poi ti faccio sapere.”
E poi sei andata via, e io sono rimasto lì,
Seduto, a vederti sfumare fra la gente,
Muto e immobile come un morto.
Tante cose avei dovuto ancora dirti,
Tante cose avrei dovuto ancora farti sapere.
Io non ti ho dimenticata, ma ora è tardi,
Perché, anche se mi sembri così vicina,
Sei lontana, e tu mi hai certo dimenticato,
Prima ancora di darmi la tua risposta,
E la tua risposta, temo, mai mi giungerà.
Tu sei lontana, certamente libera e felice,
Come una farfalla che vola su un prato,
Mentre io, povero uomo schiavizzato,
Sono qui, in prigione, per sempre,
Per te, perché tu qui mi hai rinchiuso.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso mercoledì 21 giugno 2006
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categoria: Poesie
Amore
Io non so cosa sia
Questa grande paura,
Che sempre mi blocca
Quando tu mi sei vicina,
Quando so, dentro di me,
Che devo dirti qualcosa.
Io non so cosa sia
Questa strana malattia,
Questa indefinita agonia
Che prima mi dà la forza
E poi mi spinge a chiedermi:
“Ma a cosa serve lottare?”
Io non so cosa siano
Questi pochi fili d’erba
Così morbidi e lucenti,
Questo vento leggero
Che rinfresca nel caldo d’estate,
Questo timido rossore del cielo
Nel suo primo tramonto.
Ma so che ogni cosa
Trova e perde ogni suo senso
Quando tu sei qui con me,
Perché la tua sola presenza
È tutto ciò di cui ho bisogno,
Anche se io non sarò mai,
Mai niente per te.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso martedì 20 giugno 2006
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categoria: Poesie
Inverno
Fra i rami potati,
Sull’erba sepolta dalla brina,
Nella grigia nebbia,
Sui tetti innevati,
Nei campi ormai sterili,
Sulle chiome spoglie degli alberi,
Nel gelo penetrante,
Sul canale ghiacciato,
Per le strade deserte,
Giace l’anima umana,
Coperta di polvere,
Scossa da un filo di vento.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso venerdì 16 giugno 2006
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categoria: Poesie
Abbandono
Mi sento come una mela spezzata
Che ha perso per sempre la sua metà lontana.
La solitudine è davvero
Più fredda del freddo più freddo.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso venerdì 16 giugno 2006
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categoria: Poesie
La città del silenzio
La luna che luccica
Sulla città del silenzio
È come il suo volto,
Che tanto amo invano.
Il vento che mi accarezza,
Che mi sfiora e poi mi abbandona,
È come i suoi capelli,
Di cui per poco sentii il profumo.
Ed ora le stelle, il buio del cielo
Mi sembrano inutili e senza senso,
Perché lei non è qui vicina a me,
E so che mai ci sarà.
“Ma l’amore non è
Che una fugace illusione,”
Mi sussurrano gli alberi lucenti
Che oscillano lungo la via.
“L’amore non è che la luna
Che passa nel mare del cielo,
E che poi se ne va,
Alla fine della notte.”
Ma allora, perché sto così male?
Perché riesco a sentire il suo dolce respiro,
Perché posso vederla qui, così vicina,
Anche se la so così lontana?
Oh, no, voi non sapete cos’è l’amore,
Voi non potete saperlo, perché voi non potete amare,
E io non vi presterò più ascolto,
Alberi passivi nella mia sofferenza.
Io non vi ascolterò più,
Anche se questo vorrà dire
Vivere per sempre nel tormento
Di non poterla stringere a me.
Io non vi ascolterò più,
Anche se questo vorrà dire
Tornare per sempre a casa da solo
Nella notte più fredda che mai.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso mercoledì 14 giugno 2006
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