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Sono presenti 47 poesie. Pagina 2 di 3: dalla 21a posizione alla 40a.
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categoria: poesie
DISSONANZA COGNITIVA
Si sa che le sigarette fanno male,
però io ne fumo in quantità,
e invento anche la scusa più banale
per non darmi conto di 'sta realtà;
penso che anche il dottore all'ospedale
la sigaretta pronta in tesca ce l'ha,
e che tra i vizi è certo il più veniale
e che in fondo tanto male non mi fà.
“Che farà mai 'sto piccolo tubetto
confrontato alle grandi calamità
che affliggon l'uomo della modernità?”
“Nulla!” Rispondo con finta sincerità;
ma, nel momento che ci rifletto,
ecco: è finito pure 'sto pacchetto!
Francesco Deiana - tratto da Si sta come d'estate, patelle sugli scogli
segnalata da Francesco Deiana domenica 11 ottobre 2009
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categoria: poesie
Nasconderò la morte.
Qui il dolore io vivo.
Non chiamarmi illusione,
io nella tua mente respiro,
come posso amarti se continuo a perdermi
nel silenzio che c’è dove ti cerco invano.
Nasconderò la morte che è in me,
così il fumo della notte
respirerà l’ombra del sole.
Forse questo è amore?
Teatro d’illusione…dell’ultimo bacio…
nel desiderio di te.
Note di pianoforte io vivo
nella donna che è in me!
segnalata da naida santacruz venerdì 27 marzo 2009
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categoria: Poesie
Solo Grigio
Grigio,come il fumo del mio camino,
grigio come il cielo,ora che piove.
Grigio come il maglione di mio nonno,che io ricordo ancora.
Grigio come quel cappello conservato a lungo,
come quella radio antica,
grigia,la mia giacca nuova.
Grigia la sciarpa che ti ho regalato,che porti sempre,
come è grigia la tua auto e quella di un amico che non ho avuto.
E' grigio questo pavimento,quel muro di cemento
che allarga l'immaginazione.
Tutto è grigio,oggi,
perchè non c'è gioia alcuna che colori il mio meriggio.
segnalata da PoisonIvy mercoledì 30 marzo 2005
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categoria: Poesie
SPLEEN
Pluvioso, irritato contro l'intera città, versa dalla sua urna
a grandi zaffate un freddo tenebroso sui pallidi abitanti
dei vicino camposanto,
rovesciando, sui quartieri brumosi, la morte.
Il mio gatto, alla cerca d'un giaciglio sul pavimento agita
incessantemente il suo corpo magro e rognoso; l'anima
d''un vecchio poeta erra nella grondaia con la voce triste
d'un fantasma infreddolito.
La campana che si lagna e il tizzo che fa fumo accompagnano
in falsetto la pentola raffreddata; intanto in un
mazzo di carte dall'odore nauseante,
lascito fatale d'una vecchia idropica il bel fante di cuori
e la regina di picche chiacchierano sinistramente dei loro amori defunti.
segnalata da basilicom martedì 13 aprile 2004
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categoria: Poesie
La cupa generazione
Generazione corrotta,
ti guardo con amore
ma non cocordo,
sono stufo dell'incerto procedere
a mezza altezza.
Le beste della spesa sono piene,
e' una malinconica attesa ,
sono passati giorni d'allegria,
di nebbia,sole e compagnia;
tesei andata via,
t'ho mandata via,
per proteggerti da me
che sto' scadendo tra i rifiuti di periferia.
Generazione corrotta dal denaro
dalla moda, dalla noia,
dal consumo;
neanche bruciata,
andata direttamente in fumo.
segnalata da Bosi Omar giovedì 13 luglio 2006
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categoria: Poesie
Polvere
Sai che non si può capire quando il freddo gela il cuore
basta un attimo a trovarsi soli con un gran dolore
come quando sputi il fumo che ti logora i polmoni
ora spingo fuori un uomo che non teme paragoni
ma non sei con me, purtroppo, io ti allontanai distratto
non pensando di morire senza averti ancora accanto
le tue briciole raccolgo dietro un finto cuore asciutto
consumare un pianto e un viso invecchiato e un po’ più brutto
come quando da un baule tiro fuori un tuo ritratto
poi ci soffio e spazzo via la polvere, mi sembro matto
quel tuo sguardo lucido che non capiva, non voleva
nel silenzio poi ti salutai per non sprecare tutto
nel pensiero di com’ero, pronto a regalarti tutto
ora sono qui da solo, un brigante, un farabutto
saccheggiare la tua vita per sentirmi ancora un uomo
quando adesso piango e prego barattando il tuo perdono
per il tempo che ho rapito, per il male che ti ho fatto
non ti chiederò mai scusa, non ti pagherò il riscatto
perché adesso che ti sogno con uomo nel tuo letto
forse il male vero, in fondo, io non l’ho ancora fatto
Max De Angelis - tratto da LaSoluzione
segnalata da Laurab mercoledì 21 dicembre 2005
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categoria: Poesie
FUGA IN SI BEMOLE MAGGIORE
Eccomi
riesco a vedere
persino non volendo.
Trovo uno spazio
in mezzo all'assurdo.
Non puntualizzo
non sono che un vuoto
fumo sfuggente
profumo.
Posso sciogliermi
in qualsiasi respiro:
battito che circola
e sale.
Altalena dell'abbraccio
quando l'anima
vuole ritrovare
la strada.
Sono
perchè non ci sono.
Dejistani Elisa - tratto da mio libro "Duplicità del silenzio"
segnalata da elisa mercoledì 8 settembre 2004
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categoria: Poesie
La mia vita vera
Il mio sorriso perso con lei,
la mia anima smarrita nell'oblio
e i pensieri che sono solo ricordi:
le mie dita fra i suoi capelli,
la carezza di una mano,
uno sguardo, la sua voce.
E' la vita che mi sfugge,
è il senso che non ho,
è il tempo che non distinguo,
è il fumo che respiro.
Affido al vento i sentimenti
che, solcando monti e deserti,
troverà il posto giusto,
troverà per me la pace,
troverà quello che cerco
e mi farà dimenticare
la stagione della tristezza;
per farmi rivivere il sogno che ho perduto,
per farmi ricordare che bella che era
la mia vita vera.
segnalata da Rox6 sabato 1 febbraio 2003
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categoria: Poesie
l'inverno
Respiro di un vento gelido,
urla sulle mura dells chiesetta antica,
pietre bianche consumate, solitario e selvaggio sito,scabro.
Stretta nella gola, tra dirupi,fitti boschi e
sentieri appena tracciati,
appartati e misteriosi, la prima gelida luce del
mattino veste i monti,
il sole si mostra di nuovo alla terra come un momento solenne.
Bello l'orizzonte!
come un angelica fronte,
occhi grandi e seducenti,
nel cuore un tesoro d'amore di onde limpide e pure.
Gli alberi scheletrici coperti di neve
sembrano fantasmi usciti dalla notte più scura.
poco lontano tra l'aria grigia e fosca,
leggere colonne di fumo rivelano le case abitate.
nel magico silenzio solo il frusciare del rivo limpido e puro
scaturisce dal monte come cristallo nitido,
passa timoroso nella stretta gola
quasi accarezzando i piedi della Celeste Madre.
segnalata da Daniela cesta venerdì 28 ottobre 2011
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categoria: poesie
PERCHE'
ti scrivo.. ti penso
ti sogno..
chiudo gli occhi
e sei accanto a me
apro gli occhi e
non ci sei più..
sparisci come fumo
ti perdi come
cenere tra gli alberi…
non scappare
resta qui..
non sai quante
cose
devi ancora sapere..
continua
.. ad amarmi
A credere nel nostro amore
Alla fine vedrai
..Non ti deluderà!!
segnalata da vanessa martedì 5 giugno 2007
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categoria: Poesie
autunno dopo autunno
Grigiore autunnale nel cielo e nell'anima
pioggerella silenziosa che vibra intensa
luce velata che nasce dal silenzio,
freme, palpita, trema, oscillano i sensi
attraverso lo sguardo degli occhi
nel goderne lo spettacolo,
i comignoli fumano, come speranze che si aggrovigliano
verso l'intenso cielo lontano, speranze di vita leggendaria
cui è formata la nostra vita, legata ai nostri antenati
viviamo sulle testimonianze, tracce, tradizioni, vestigia,
delle nostre passate radici, di autunni passati,
che gli echi lontani arrivano a noi,
ogni autunno che arriva, porta il pensiero
nelle viscere della nostra anima, un brulicare
di sensazioni sempre piu forti...
le foglie cadono come piccoli lamenti impercettibili
il tempo inesorabile passa, nel vuoto di questo universo
trasforma noi esteriormente, lasciandoci uguali dentro.
segnalata da DANIELA CESTA domenica 22 ottobre 2017
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categoria: poesie
sera d'autunno
mentre la fiamma del fuoco, del camino
arde vivace, lampeggia allegramente
e l'odore di legna bruciata è nell'aria
il fumo esce dai comignoli aggrovigliandosi,
l'aria diventa sempre piu fredda, quasi gelida,
profumo di caldarroste, profumo di autunno,
nel buio osservando il camino, i ricordi
si alternano con le immagini lontane,
l'autunno tiene noi tutti, stretto, nell'abbraccio,
nel cielo opaco un rapace vola superbo,
ignora l'autunno e il tempo che passa,
ama la sua libertà, e le sue ali lunghe, per volare veloce,
l'aquila reale, maschio e femmina, così liberi e straordinari,
sono fedeli per la vita, rimangono insieme nelle stesso territorio
facendo figli, nei luoghi più impervi...
dal vetro appannato, della mia finestra, saluto mentalmente
il meraviglioso rapace, prima che le ombre della sera,
oscurino il cielo e la terra.
segnalata da daniela cesta martedì 28 ottobre 2014
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categoria: poesie
amore nell'aria
Nell'aria aleggia, la sensazione stupenda,
dell'amore Divino, straordinario tempo per ognuno di noi,
ogni essere umano, ha il suo approccio segreto, e intimo, con il Natale,
un pettirosso schivo e guardingo, si posa sul davanzale, della mia finestra
spillucca briciole di pane, mentre io osservo la sua macchia
inconfondibile sul petto, e sulla faccia, fa vibrare la sua coda!
Che strano, sembra volersi mettere in mostra, è l'aria del Natale
che provoca questi dolci miracoli, tra cielo e terra,
ha lasciato il freddo bosco, per cercare cibo sui davanzali,
Tacito il tramonto di dicembre, freddo pungente, mentre dai comignoli
il fumo esce aggrovigliandosi, verso il cielo, come una liberazione,
il cielo è la nostra forma di libertà, così inspiegabile,
solo gli angeli, puro spirito, che sono i padroni dei cieli,
e volano allegri, osservando i preparativi per la sacra nascita,
il potente Dio, la Sapienza incontenibile, il Divino Creatore,
fa nascere suo figlio diletto, in una fredda stalla, nessuno di noi
su questa terra, è così umile.
segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 17 dicembre 2014
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categoria: Poesie
Nebbia quando non ci sei
La nebbia avvolge nel suo fumo case,uomini e pensieri.
All' improvviso la luce che illuminava tutti gli esseri non c'è più.
Si dirada,si allontana ma,poco dopo ricopre tutto
il paesaggio con sinistri presagi.
Così sono le gioie d'amore:
fuggono e ritornano in un sol attimo!!
Il cuore è gonfio di felicità quando i miei occhi incontrano i tuoi,
le mani sfiorano la tua chioma bruna.
Il cuore soffre ed è gonfio di
dolore quando non ci sei!!
Vorrei,mio amore che il sole
riscaldasse sempre il tuo volto e illuminare i tuoi occhi!
Come la nebbia offusca la mente ed ottenebra i pensieri,
così le pene d'amore straziano il mio cuore.
Ma basta ascoltare la tua voce per diradare la nebbia,
per allontanare ogni sofferenza,placare la sete d'amore!!
Opera poetica "Nebbia quando non ci sei" di Simona Porcelli Published@copyright2014 Edizione Antologica -Verrà il mattino e avrà un tuo Verso Volume n.11- Casa Editrice Aletti -Roma- Reg.Trib.di Roma n.3/97 del gennaio 1997
Associato: USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)
Simona Porcelli (Poetessa Abruzzese) - tratto da Verrà il mattino e avrà un tuo Verso 11° Ed.ALETTI
segnalata da Simona Porcelli (Poetessa Abruzzese) martedì 15 settembre 2015
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categoria: poesie
per vivere bene
l'entità del nostro tempo è così preziosa,
ampliamo, sempre la visione, delle nostre,speranze nascoste,
allontaniamo sconforto e dolore dal nostro profondo,
autentichiamo il nostro modo di essere,
cerchiamo di essere sobri e di non esagerare
con il cibo fumo o alcol dobbiamo avere cura
del nostro corpo e della nostra anima,
in sintonia con noi stessi, con la nostra parte più vera e semplice,
pensare positivo anche quando siamo disperati!
ascoltiamo la nostra anima lei può guarire noi,
non dobbiamo cambiare per ottenere qualcosa dagli altri! No,
noi cambiamo solo per il bene di noi stessi
ascoltiamo la nostra realtà, attendibilità, autenticità,
sincerità, obiettività, oggettività, che viene da dentro,
e viviamo come noi siamo, nella nostra semplicità
questo è il sentiero, per vivere sereni, amando la nostra vita.
segnalata da daniela cesta venerdì 9 ottobre 2015
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categoria: poesie
Notte
Quando gli occhi ti bruciano dal vagare nel buio
in una notte insonne trascorsa a pensare
Quando le mani cercano un qualcuno che non c’è
e il cuore batte per inerzia
Quando il cervello va in fuori giri
dal turbinio caotico dei pensieri
così distanti, incoerenti,
solidi come il fumo di una pipa
pericolosi come la cima d’un baratro
Inventi storie incredibili per non pensare al tic tac della sveglia
e contare le pecore non ti aiuta
e ascolti i rumori che non ci sono
fino a sentire solo il tuo respiro
e non ti muovi per ascoltarlo meglio
Non accendi la luce per paura di vedere il nulla
e i muri della stanza ti soffocano
avvicinandosi sempre più
E ti pensi sdraiato sotto un faggio centenario
sull’erba madida della prima rugiada
finalmente in compagnia
dei profumi quasi dimenticati
dei suoni che credevi smarriti
delle stelle che ti abbracciano
della brezza che ti accarezza
E vedi, alle prime luci,
un cervo che maestoso chiama la sua femmina
e assisti al sacro rituale del corteggiamento,
e due scoiattoli che lottano con una noce
e un picchio che finalmente ti desta col suo battere incessante
E’ l’ora di alzarsi… e ti organizzi
in attesa di un altro sogno.
bigbruno - tratto da Pensieri
segnalata da bigbruno lunedì 18 giugno 2007
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categoria: Poesie
senza me
sono rimasto indietro
mentre io andavo avanti
mi voltai
e mi vidi urlare
nn sentivo cosa dicevo
forse volevo fermarmi
forse volevo accompagnarmi
neanche il tempo di pensare
che la nebbia non mi fece più vedere
mi ero perso
non mi trovavo più
ma sapevo che c'ero
sentivo battere il mio cuore
vedevo il fumo del mio respiro
mi sedetti in riva a un lago
mentre mi cercavo
decisi di aspettare
prima di andare avanti
intanto mi guardai riflesso
per sentirmi completo
ma non ero lì
e aspettai
senza me
il mio ritorno
solo io - tratto da me
segnalata da doe martedì 4 settembre 2007
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categoria: Poesie
l'inverno
Respiro di un vento gelido,
urla sulle mura della chiesetta antica,
pietre bianche consumate,
solitario e selvaggio sito,
scabro.
Stretta nella gola, tra dirupi,fitti boschi
sentieri appena tracciati,
appartati e misteriosi,
la prima gelida luce del
mattino veste i monti,
il sole si mostra di nuovo alla terra
come un momento solenne.
Bello l'orizzonte!
come un angelica fronte,
occhi grandi e seducenti,
nel cuore un tesoro d'amore
di onde limpide e pure.
Gli alberi scheletrici coperti di neve
sembrano fantasmi usciti dalla notte più scura.
poco lontano tra l'aria grigia e fosca,
leggere colonne di fumo
rivelano le case abitate.
nel magico silenzio solo il frusciare
del rivo limpido e puro
scaturisce dal monte come cristallo nitido,
passa timoroso nella stretta gola
quasi accarezzando i piedi della Celeste Madre.
segnalata da daniela cesta martedì 1 gennaio 2013
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categoria: Poesie
solo un ricordo
Nella mia mano
stringo la gioia
del sicuro possesso,
cioè tutto.
Da una radiosa nube
come per incanto sorgi tu,
con la tua bellezza
ed apri la mia docile mano
per illumunare
le cose dolci della vita.
Ho tutto
ed ho perfino te.
Poi tu
all'improvviso scompari
nascondentoti
dietro una cortina di fumo
delle illusioni...
apro la mano
per sentire
la forza ristoratrice
di cio che ancora posseggo.
Ma i miei occhi non sorridono,
vedono un immagine evanescente,
inutile,inservibile
la tua.
Vedo pure cio che è ancora mio,
nulla.
Perchè di te,non mi resta
che un solo ricordo.
segnalata da massimo venerdì 1 novembre 2002
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categoria: Poesie
Occhi di Luna -29 gennaio-
Un oceano di stelle
Freme sopra i nostri cuori;
Lenti gabbiani di fumo
Si librano in volo,
Dai tetti delle case
S’immergono nel buio.
E nella notte dormono
I tuoi dolci occhi di luna,
E nella notte tremano
Queste braccia che ti stringono
Una goccia di sole
Sale a est dalle montagne;
Risplendono di luce
Le nevi dell’inverno,
Ritornano alla vita
Le nubi e il cielo chiaro
E piano si risvegliano
I tuoi dolci occhi di luna
E piano ti accarezzano
Le mie mani, le mie labbra.
E ancora sognerò
I tuoi dolci occhi di luna
E ancora sentirò
Il tuo profumo, la tua voce
“Buongiorno piccola mia…
Dormito bene?…”
Niso - tratto da il mio amore per Elj :)
segnalata da Niso lunedì 18 aprile 2005
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