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categoria: Poesie

grande

Grande

Sono venuto per dare e ho ricevuto
Sono venuto per suggerire e mi sono abbeverato della tua saggezza
Pensavo di trovare un debole e ho scoperto un blocco di granito
Credevo di essere forte e mi sono sentito debole
Se fossi stato triste mi sarei ricreduto
Sono disponibile al sorriso ma tu di più
Gli anziani insegnano, sempre, basta saper imparare
Prendiamo atto dell’ignoranza che ci pervade e memorizziamo quanto ci dicono
Non partiamo con la solita supponenza, ma ascoltiamo attenti quel che dicono
In due minuti ci ridicolizzano, non volendo
La loro saggezza è allarmante, a confronto della nostra, spesso inesistente
Ti hanno tagliato un pezzo di gamba, e tant’è
Ma la testa ti è rimasta, e ben piantata sul collo
E il cervello stride da quanto lo fai lavorare
Come i freni di una macchina messa a dura prova
Ma reagisce ancora alle tue domande, al tuo amore, alla tua voglia di non cedere, mai
Grande, non ho altre parole
Peccato non averti conosciuto quando eri in piena forma, e anch’io
Ti ascolto cercando avidamente di capire il più possibile, ma tu sei troppo in alto
Hai una capacità di espressione che ti ruberei
Hai un cuore che batte potente, anche dopo mille traversìe
Sai cosa vuol dire la fame, e noi non lo sappiamo
Sai cosa vuol dire la povertà, e noi non lo sappiamo
Sai cosa vuol dire lottare, e troppi di noi non lo sanno
Sei sincero, e quanti dovrebbero esserlo
Sei generoso, e troppi non lo sono
Sei grande.

Con affetto, Bruno.

16.06.2005

bigbruno - tratto da pensieri

segnalata da bigbruno martedì 27 dicembre 2005

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categoria: Poesie

ogni volta

ogni volta che ti penso
tu mi fai lo squillo.
Ogni volta che ho bisogno
tu mi chiami.
E' quasi un mese che ci
conosciamo ed è quasi
un mese che ci vogliamo bene.
E' passato un mese ,
un mese che ha lasciato un
segno indelebile nel mio cuore.
Grazie x essermi stato vicino
Grazie x essermi stato amico
tu 6 tutto quello ke volevo
quello che mi avrebbe ascoltato
quello che mi avrebbe consolata
quell'amico che ho sognato x anni
quell'amico che tutti vorrebbero
ma che pochi vantano di avere.
Non so come dirtelo ma ho incontrato
una persona,una persona speciale
ke non si vede spesso:UN ANGELO.
Non finiròmai di ringraziare Dio
x avermi concesso di conoscere
il mio angelo prima di tutti gli altri.
Ma sopratutto devo ringraziare
Quest'angelo che ha accettato
di essere il mio angelo.

Carmine ti voglio un mondo di bene

sefy - tratto da dalla mia vita

segnalata da sefy sabato 4 giugno 2005

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categoria: poesie

CORONA DI SPINE

io sono cresciuta, ai piedi della chiesa,
giocavo a nascondino, e mi nascondevo tra i sedili
oppure dietro le statue dei santi,

guidati dal sacerdote, nella quaresima
noi ragazzi, decidemmo di fare una corona di spine,
i maschi con i spessi guanti, tagliarono i filari di spine,

intrecciarono una corona di spine, che sembrava
scintillare sotto i raggi del sole di aprile,
la posero sotto la croce, accanto all'altare,

io piccola e ingenua, la guardavo e mi sembrava,
molto bella, di un verde vivo, con le spine aculee e grosse
poi, nella mia mente, venne il pensiero di Gesu..

il Signore aveva portato quella corona, io la toccavo
incuriosita, pensavo"è davvero dolorosa, sul capo?"
senza pensarci ancora, la poggiai sul mio capo...

il mio urlo fu terribile! Gettai la corona in terra,
toccai la mia testa e il dolore tra i capelli,
dove la spina aveva spinto, nella mia carne,

stavo per fuggire, ma qualcosa trattenne me
raccolsi la corona di spine, con delicatezza,
la poggiai sotto la Croce, e mi sedetti ai suoi piedi.

Quel momento un velo squarciò, la mia mente,
immaginai tutto il dolore sofferto dal Signore,
rimasi in silenzio fino a quando, il sole tramontò

e sentii la voce di mia nonna che chiamava il mio nome.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta lunedì 24 novembre 2014

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categoria: Poesie

Quel sorriso

Quella smorfia deliziosa
che io vedo sul tuo viso
è così pulita e bella
che assomiglia ad un sorriso.
Ma se osservo gli occhi tuoi
così dolci...puri...e fieri
mi ricordo del sorriso
del bambino quale eri.
Non c'è pace adesso, credi, nei tuoi occhi..
troppo scuri..
e la bocca così cara
troppo spesso è solo amara.
Ma quanto costa....dimmi amore
ritrovare sul tuo viso
quel magnifico sorriso.
Se la luna si nasconde
e le stelle non ci sono,
in un cielo troppo grande
dove appare triste l' uomo
c'è una luce che si accende
che ti prende per la mano...
che ti porta in cima al mondo
che ti fa sognare ancora.
Perchè vedi infondo è vera
quella smorfia deliziosa
che io vedo sul tuo viso....
che assomiglia ad un sorriso.

Laura.P.

segnalata da Laura.P. martedì 3 aprile 2012

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categoria: Poesie

Alchimia

Vorrei donarti la pietra filosofale
contro ogni malessere...
vorrei donarti l'immortalità,
perché da quando ti ho conosciuta sono rinato...
vorrei donarti l'onniscenza,
dote con la quale scinderesti passato e futuro
separando fra di loro il bene e il male
Vorrei donarti oro quante sono le tue doti umane...
e noi due siamo in eguale maniera,
il fuoco che ci scorre come l'acqua...
e ovunque ci troviamo
cielo e terra capovolti come capriole
e abbiamo prospettive identiche da realizzare...
Coi poteri dell'alchimia,
saresti una creatura elevata,
e io ti parlerei in tutte le lingue del mondo
e io ti parlerei coi simboli metallurgici,
ti parlerei coi simboli matematici,
ti parlerei coi simboli chimici,
ti parlerei coi simboli astrologici
ti direi di noi pianeti
io sole e tu luna
oppure ti direi che siamo
yin e yang...
ti parlerei come il serpente ourobors,
che si mangia la coda,
ricorre spesso nelle raffigurazioni delle opere alchemiche
in quanto simbolo di ciclicità del tempo...
e dell'uno il tutto... ( insieme e fusione )
ed in fine ti parlerei come la fenice,
e ti direi : " Senza di te, nulla si crea, nulla si distrugge !"

Fabio Mc Steel - tratto da Anima Universale

segnalata da Fabio Mc Steel sabato 21 febbraio 2015

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categoria: Poesie

La poesia semplice di Silvia Del Galdo

LA POESIA SEMPLICE DI SILVIA DEL GALDO

La poesia di Silvia Del Galdo, che vive in provincia di Milano già da alcuni anni, è semplice e genuina, quasi una lirica naive proprio per i temi attuali descritti in maniera chiara ma incisiva.
Il dolore, l’amore, ma anche la compartecipazione all’evolversi del mondo morale e spirituale sono temi frequenti nelle sue liriche. Tra queste spicca la poesia “14 AGOSTO 1999” che riportiamo integralmente non far torto all’autrice ed anche al fruitore della composizione.

14 AGOSTO 1999

Il viso sofferente
E gli occhi ormai velati
Non brillan più d’amore
Ma si legge il dolore,
e mentre io ti guardo,
il cuore mi si stringe
e il viso mio tirato
di lagrime si tinge.

Ormai più non respiri
Al Padre sei tornata
E nello stesso istante
Il cuore è lacerato.

Silvia De Galdo

Da notare in questi versi la drammaticità del tema trattato, la rassegnazione cristiana e la compartecipazione dignitosa al dolore per la dipartita di una persona cara. Inoltre, noti bene il lettore, che Silvia Del Galdo scrive in maniera incisiva. Ogni suo verso è quasi un capitolo di un lungo diario. Un’altra composizione semplice e senza ricercatezza di astrusi vocaboli è “IL PAESAGGIO”.

IL PESAGGIO

Com’è bello il paesaggio
Dalla macchina l’osservo,
sembra quello del Presepe
con le capre e l’asinello
con le luci piccoline
come fossero stelline
e di notte è illuminato
come mai l’ho immaginato
con i boschi e con le siepi
con i campi coltivati
con le pinte di limoni
e il profumo di lamponi:

Silvia Del Galdo

La chiara ispirazione cristiana, la semplicità dell’esposizione, sebbene con un vocabolario non molto forbito e pregno di ricercatezza, spingono il critico a prendere in considerazione i versi di Silvia Del Galdo e proporli al lettore spesso sbandato in un clima di apatia o l contrario, di un novello barocchismo linguistico atto a meravigliare più per la forma che per il contenuto.

Catello Nastro

agropolicultura.blogspot.com

segnalata da Catello Nastro mercoledì 3 novembre 2010

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categoria: Poesie

Donna.

Da ventre tuo,
si nasce,
per cuor tuo,
si combatte,
e si muore.

Prediletta,
gelosi
tutti i padri,
dell'amor tuo,
rassegnati,
in accompagnarti
sposa
d'acquisito figlio.

D'ogni gesto,
parola, azione, sentimento,
musa ispiratrice,
in ogni cuor
tu vivi
in perenne momento.

Moglie in pazienti
quotidianità,
passionale amante,
in focose notti,
tenera madre e saggia
educatrice,
spesso incompresa
e maltrattata,
d'inaudite violenze
vittima indifesa.

Nonostante tutto
immensamente donna,
ovunque donna,
tu sei,
nostra guida,
angelo custode.

Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie

segnalata da wolf23 lunedì 21 marzo 2011

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categoria: Poesie

Notte

In scuro abito,
di brillanti adornata,
di tutti
riempi
particolari istanti.

A chi l'amor regali,
ad altri violenza,
fai,
con sogni e incubi
omertosa spesso
sei,
testimone di
crimini e delitti.

Bellissima misteriosa,
amante intrigante,
d'esseri notturni,
figli tuoi proteggi
rubandoli ai raggi del sole,
d'ordinata vita
quotidiana.

Regista sei,
di raggi riflessi,
di sorella luna,
ne colori il mare,
a volte argentate,
altre dorate,
ad amori
ne fai contorno.

Molti ti temono,
altri d'adorano,
tutti t'aspettano,
in riva al mare
sulla sabbia,
per amare.
__________________

Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie

segnalata da wolf23 lunedì 21 marzo 2011

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categoria: Poesie

Tu, sei la mia poesia

Istanti, che ci tengono
spesso distanti,
in mente mia
riaffiora
la tua immagine,
come miraggio,
in astinenza di te,
il mio cuore
dimenticarti
non ha coraggio.

Versi inutili,
scritti per te,
gridano per riaverti.
Di te parlano,
mentre li scrivo,
alla mia anima,
e nel rileggerli,
come acido, l'inchiostro
in essa penetra,
procurandomi
solo dolore e sofferenza.

In te, avevo riposto,
amore e ispirazione,
che più non trovo,
istanti ormai svaniti,
su bianchi fogli,
solo da lacrime
inumiditi.

Nostalgia
vorrei provare,
di ricordi non vissuti,
di una poesia,
creata per me,
dai versi
dolci e belli,
dall'inizio a fine
in modo sublime.
tu.

Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie

segnalata da wolf23 lunedì 21 marzo 2011

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categoria: Poesie

Autentico Letterato

Autentico Letterato

Un autentico letterato,
tesse parole come pregiati fili d’oro, imprimendo il suo ingegno
sulle nivee pagine del tempo,
creando, con rinvigorente acume, trame che sfociano dalla mente, riflettendo l’essenza stessa dell’esistenza, in tutte le sue epoche, vissuta con sapidità di cuore!
Ogni frase è un soffio di vita
che accarezza l’anima,
nel brivido che avvolge e travolge. Ogni metafora è un battito universale del cuore, pregno di raffinata sensibilità, che attraversa
la fantasia nella realtà.
Ogni storia è fragranza d’emozione nei sospiri di lacrime e sorrisi,
nei quadrivi che originano
nuovi intriganti grovigli da districare.
Il suo naturale bernoccolo
è un inestimabile diadema che,
come una gemma rara,
brilla di luce propria!
Ad un autentico letterato,
alcuna importanza pone
sotto ai riflettori del giudizio altrui,
il frutto della sua passione,
spesso ruvidamente offuscato
da ispidi occhi incapaci
di vedere oltre la superficie,
incapaci di tuffarsi nella profondità delle sue percezioni!
Il suo forbito stile
è un universo inesplorato,
un cosmo di significati
che attende solo di essere scoperto!
Valorizzare uno scrittore
significa riconoscere la sacralità
del suo atto creativo e baldanzoso,
in tutte le sue sfumature,
un gesto che approda
nel coraggio che sfida il tempo
e le convenzioni,
portando armoniosamente
alla luce, dolci lodi,
ornate verità fiorite, da celebrare, cogliendo bellezze nascoste
da esaltare e sfoggiare
con blando orgoglio,
quella avvincente miscellanea
da onorare con propensione.

Laura Lapietra ©

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra lunedì 18 marzo 2024

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categoria: Poesie

Spesso mi sono chiesta, "come iniziera a scrivere?"
Come potró formare i miei pensieri in parole?

Esistevano giorni incui non sapevo sé paingere o ridere,
ma poi tutto divenne + chiaro!

Mi alzai e mi sentii- come mi sentii?-
disperata nella mia speranza!

Tu hai continuato a vivere la tua vita,
hai lavorato
e nelle ore libere
mai un pensiero a me sprecato!

Io ho usato il tempo
per pensare!

e poi ....

Il vento a spazzato via i miei pensieri
come le foglie in autunno!

E cosa è rimasto?

un vuoto e alberi spogli!

Se potessi tornare in dietro,
cambierei questa situazione
che ti ha lontanata da me!

Pero se lo facessi mi rinnegerei
e la mia anima ne morirebbe!

Di te mi sono fatta trasportare,
ma solo con il tempo me ne sono accorta!

Ho contribuito a mettere in gioco
la nostra amicizia!

Per la quale tu e io
non abbiamo voluto combattere!

Adesso la vita trascorre
e viviamo nell pasato
dicendoci delle bugie!

Affinché le nostre emzioni
vegono congelate,
per poi scogliersi nell sole
e causare dinouvo delle sofferenze!

Vale - tratto da pensieri a una amica

segnalata da Vale sabato 30 ottobre 2004

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categoria: Poesie

Canto di San Valentino.

Per le anime col cuore riverso nella spazzatura,
per coloro che non sanno più né amare né odiare,
per le ombre che siedono nel presente senza far rumore,
per l’uomo che attende il ritorno d’un angelo sceso all’ alba,
per te mia luce che ogni istante colori un po’ d’azzurro.
Solitaria una notte,
nella via, due anni fa:
nel tuo cielo una rosa,
rapita alla musica,
e-mail per dire Amore
ma San Valentino ignora,
una goccia dopo l'altra
cade nel buio del cuore.

RIT: Guardo un fruscio del vento,
sopra il golfo di Trieste,
due pensieri in un nodo
e nella mente il tuo ricordo.

Spesso, i giorni perdono
il sapore del suono,
dietro il silenzio, una voce:
"Chiamami, se ti va... Chiama,..",
ingenuità d'un bambino,
ieri ho venduto l'anima,
oggi carezzo il cuscino,
ricordando un' illusione.

RIT: Guardo un fruscio del vento,
sopra il golfo di Trieste,
due pensieri in un nodo
e nella mente il tuo ricordo.

Guarda: un fruscio di vento
coglie il mare di Trieste,
mormorano le finestre,
due pensieri in un nodo
e nella mente un ricordo.
Sì, gioca un po' l'emozione:
ora che vorrei dirti molte cose,
forse non ho più parole.

Anonimo Italiano

segnalata da Anonimo italiano lunedì 13 febbraio 2006

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

LEI

notti come questa quasi magica
tutto intono segue una sua metrica
lento il suo tam tam però non smette mai
notti come questa ti resettano
nel silenzio senti cosa dicono
quei pensieri che di giorno ascolti mai
credevi non ci fosse più
è invece lì nel cuore dove l'hai lasciata
lei!Se potessi torneresti indietro
tutta la tua vita fino al primo inconto
lei che non l'ha capito mai
lei che non glielo hai detto mai
e adesso pensi a lei che da quel giono non l'hai più sentita lei che se potessi le chieresti scusa

chissa se dormirà o se sta notte come te
un pò ci penserà
è il solito gioco mente ed anima ha poco
a che fare con la logica
una sa ascoltare l'altra quasi mai
i pensieri spesso ti convincono
se da sentimenti si travestono
solo in certe notti poi ti accorgi che
credevi non ci fosse più
e invece è lì nel cuore dove l'hai lasciata
se potessi torneresti indietro tutta la tua vita fino al primo incontro lei
lei che non l'ha capito mai
lei che non glielo hai detto mai
e adesso pensi a lei che da quel giorno non l'hai più sentita
lei che se potessi chiedersTi scusa a lei
lei che chissà se dormirà
o se sta notte come te
guarda le luci di città riflesse nei suoi sè
che il giorno nuovo sveglierà
lei che se potessi torneresti indietro tutta la tua vita fino al primo incontro lei
lei che non l'ha capito mai
lei che non glielo hai detto mai
e adesso pensi a lei che da quel giorno non l'hai
più sentita
lei che se potessi chiederesti scusa a lei
lei che chissà se dormirà o se sta notte come te
credeva non ci fosse più
e invece sei lì nel cuore dove l'hai lasciata tu!

BeKi

segnalata da Beki lunedì 13 marzo 2006

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

Lasciami entrare

Lasciami entrare
in quel mondo, il tuo mondo
desolato e ammantato,
eppur vivo,
intriso di gesti incompresi,
di urla frenate
e di frasi spezzate.
Ti guardo da rupe scoscesa:
immagini amate e sofferte
le danze rituali,
le corse ribelli e affannate,
il ritmo e le mani, le tue,
a tracciare grovigli e disegni
accennati e poi impressi nell’aria,
simili a oscuri ricami,
come inespressi richiami.
E gli occhi sfuggenti,
perduti, profondi,
che gridano al mondo
paure e misteri insoluti.
I grigi fantasmi e fantasmi di luce accecante,
le ombre incalzanti nel buio che cala
accompagnano te, accompagnano me…
E’ il tuo essere puro,
con tenacia racchiuso
in duro e spesso cristallo
sì duro a scalfire,
che liberare vorrei.
E’ il tuo essere tanto ostinato,
così vulnerabile
a forze cangianti ed ostili
del vivere avverso,
che tanto addolcire vorrei.
Sull’isola delle tue pene,
luogo dei tanti pensieri,
spingerei le mie vele
con vento a favore o contrario,
in bonaccia o tempesta,
lì approderei
armata d’amore e di rabbia,
ed è lì che io porterei
tutte le fragili mie verità.

segnalata da RitaS lunedì 28 dicembre 2009

stelline voti: 9; popolarità: 0; 1 commenti

categoria: poesie

mal di testa

Che dire del solito mal di testa
che saltuariamente si fa sentir?
Non auguro a nessuno di patir
una simile atrocità, questa
sorta di lotta interna, tempesta
di pensier che non vuole farti dormir.
Come volesse farti un dispetto
spesso viene quando sei a letto.

Pronto ad immergerti tra i sogni,
ecco! Senti un'indolenzimento
che dalla parte destra del mento
sale sù verso la tempia e ogni
movimento che fai ti infogni
sempre di più che, da questo momento,
un unico pensiero dominerà,
quello che recita: -quando smetterà!-

Non si può dire d'essere coscenti
in quei momenti che il dolore
sembra non avere nessun pudore
nei tuoi confronti; non contenti,
si aggiunge pure il mal di denti
con relativa goccia di sudore:
fà l'inverso dell'indolenzimento,
dalla tempia scende fino al mento.

Sei sempre stato ateo, ma ora,
come il migliore dei fedeli,
preghi con fervore tutti i cieli:
-che smetta 'sto dolor che mi divora!-
e preghi, preghi, e preghi ancora:
-fai che questo male si congeli!
Ti prego, non farmi subir più questo!
Ti prego, aspirina, fai presto!-

Francesco Deiana

segnalata da Francesco Deiana lunedì 15 ottobre 2007

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

VORREI

Vorrei accarezzarti le mani
e con le mani toccarti capelli,
vestire i tuoi occhi sì belli
di sguardi e sospiri lontani….
Trovarti di notte e abbracciarti,
cercare di te e poi fermarti,
poterti donare il mio viso
e rubarti contenta un sorriso.
Vorrei aspettarti la sera nascosta nell’erba, sudata,
carpirti i segreti che ancora non hai,
scoprire che forse verrai
e aspettare la notte nell’ansia passata;
capire il perché non basta a fuggire,
nel prato, tra l’erba e l’aurora,
riposa la piccola debole spora
che ieri voleva morire.
Vorrei rimanere da te,
levarmi gli occhiali e posarli sul prato,
aprire il tuo guscio incastrato
e farti nutrire di me.
Ma senza parole e in pochi momenti
qualcuno mi chiama lontano
raccolgo a tastoni sul suolo le lenti
e chiudo il mio guscio pian piano.
Tu resti un istante confuso
poi apri la porta che avevi sbarrato
mi spingi nell’atrio, poi fuori, scocciato,
ma non sembri deluso.
Il nostro pensiero rimane immutato,
sei sempre il mio uomo, l’amore che ha vinto
ed io … il timore che spesso hai respinto..
ma mai che hai scordato.

Gabriella Brancaleone

segnalata da gab lunedì 12 novembre 2007

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categoria: poesie

Piccolo Uomo

Non so se sia fortuna o iella
ma hai visto la luce
in questo mondo a tinte cupe.
I tuoi, finora, hanno scansato spesso la dea bendata,
ma tu li aiuterai a riconsiderare il mondo.
Gente onesta, semplice, capace di tanto,
di dare più che di ricevere.
Paiono ingenui, e forse talvolta lo sono, ma di sicuro schietti,
trasparenti come l'acqua di fonte,
abituati a sopportare le angherie del vivere,
ma felici nel godere il bene che si vogliono.
Non sono più ragazzi e, in un sussulto di amore,
ti hanno generato, convinti e consapevoli del miracolo che andavano creando.
E così è stato, e si vede.
Pronti a cullarti e proteggerti,
fin d'ora rappresenti il faro per il marinaio nella nebbia,
lo spiraglio di luce nelle tenebre di una grotta.
Con te si risveglieranno le emozioni del vivere quotidiano,
imporrai nuove scosse irridendo la monotonia, e ritmi finora sconosciuti.
Un augurio a te, piccolo uomo,
che tu possa diventare degno figlio di tali genitori,
tenendo fede a quanto ti verrà insegnato,
ma non dimenticare,
l'importante è la stima in sé stessi e in chi ti sta intorno,
professando onestà e modestia.
Voglio sperare, per il tuo bene, che il cuoricino dentro di te
sia un clone di quello di babbo e mamma.
Per il giorno che ti aspetta a breve
aspettati confusione, complimenti a iosa, risate e tante,tante parole,
ma non ci badare, è normale, non saremmo umani.
Tu pensa solo a puppare, per ora, e crescere sano e forte.
Avrai tempo per imparare a dimenarti in questo pazzo mondo,
e con l’aiuto della tua buona stella saprai riconoscere il giusto e lo sbagliato,
il bello e il brutto, il bianco e il nero,
ma dammi retta
tieni un angolo del tuo cuore disposto ad accettare anche il grigio.
Che tu possa diventare umile, tollerante e generoso come tuo padre
e gentile, educato e disponibile come tua madre.
Nonostante tutto sono straordinari
e il loro pupo non potrà certo essere da meno.

bigbruno - tratto da Pensieri

segnalata da bigbruno domenica 10 giugno 2007

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categoria: poesie

Un cuore...

UN CUORE… (18-01-07)

Un cuore…
Rimane in silenzio
In mezzo ai suoi battiti
Che danno vita all’anima.

Un cuore…
Non deve mai insegnare
Sa già tutto, per natura
Ma spesso è l’uomo
Che non sa sentire.

Un cuore sa
Cos’è il miracolo della vita
La bellezza di un sorriso
La profonda attenzione di uno sguardo
Un cuore sa.

Un cuore…
Ci arriva prima del cervello
Perché non si perde
Dietro troppe domande
Come un bambino
Agisce d’istinto.

Un cuore fa
Confondere tutti i sensi
E può incendiarsi
Se si tratta d’amore.
Un cuore piange
Se si tratta d’amore.

Un cuore…
Attraversa il tempo
Ma non invecchia mai
Un cuore è casa
Per l’eternità.

LucaG - tratto da MyLirics

segnalata da LucaG giovedì 18 gennaio 2007

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categoria: poesie

Angeli...inattesi.

La vita corre. Corre nella routine di tutti i giorni.
Corre insieme ad un bimbo innocente. Corre e si ferma accanto ad un letto d'ospedale.
Corre sulle strade a volte sfiorando vite già sospese
a volte sospendendo la vita di chi invece nutre ancora tante attese.
Viaggiano i sogni e le speranze
Viaggiano progetti rinchiusi nel cuore,
viaggiano...e un giorno incrociano chi distrugge
in un lampo ogni segno d'amore.
I limiti di velocità sono superati ma
non sono solo quelli ad essere violati.
C'è in gioco la vita, tua e degli altri
e non si può far finta che a "te" non riguardi.
Lo scontro è devastante, dura qualche secondo e
spesso non lascia altro che "morte" sullo sfondo...
La morte di giovani belle e piene di vita,
quella vita che ora non sarà mai più vissuta.
La vita di chiunque è più importante, lo sai, di una sfida con il destino
che non vincerai mai.
Pensate, quindi, non fate gli eroi
non potete controllare tutto voi.
Qualcosa sfugge
lo sapete oramai che non siete immortali
e non lo sarete mai.
Intanto le persone da voi incrociate pagano
gli errori a cui non pensavate.
Restano sulla strada solo lamiere e frenate e angeli innocenti
che con quelle ci han lasciate.
Si ferma la corsa, si ferma l'orrore ma
ciò che non si ferma è solo
il dolore.
Quello di chi resta sarà fatale
perchè mai e poi mai potrà
dimenticare.

lunatriste - tratto da poesia ideata da me per partecipare ad un concorso

segnalata da lunatriste venerdì 21 dicembre 2007

stelline voti: 4; popolarità: 0; 2 commenti

categoria: Poesie

Le mie solite follìe

Suona la sveglia,
sono le sette,devo alzarmi.
Il mio viso riflesso nello specchio parla chiaro,
le decine di schottini della notte precedente,
utili a svarionare la mente dai soliti pensieri,
me l' hanno appesantita.
Passare la giornata con
l'immagine della realtà distorta
mi aiuta ad affrontare con la giusta faccia
ciò che mi si presenta inaspettatamente.

Giorno dopo giorno sempre così,
ormai è abitudine e di questa morirò,
mi sento meglio quando il mio morale è alto
allora affronto con serietà tutto quello che mi capita.
Lo so,parte di me è anestetizzata,
con l'alcool nelle vene funzionano pochi neuroni
ma per fortuna che non me ne accorgo!!
Staréi male se lo sapessi.
Mi compiaccio con me stesso,
nonostante tutto vivo come tutti
e più di altri ho voglia di realizzare i sogni
di fare nuove esperienze,di viaggiare eroico per il mondo!
E spesso mi vedo da solo,io ,la terra e la mia moto
con una bionda fra le mani,la mia birra,
la mia goccia di alcool che alimenta la follìa .

Oh dolci creature
che nei miei occhi illuminate gli istinti
davanti a voi avete un pazzo dall'animo zingaro
unitevi a me ed ogni giorno diventa fantasìa
che si proietterà verso un futuro,ed il sorriso farà spuntare il sole.
Ah,il sorriso che gran cosa!
Sorridi che il mondo ti sorride!
Regala un po' di felicità agli altri con un sorriso!
Allora sorriderò fino alla morte
e nemmeno difronte a lei mi abbasserò
triste ed impaurito
affinchè capisca che
la mia serenità mi ha ripulito l'anima e la coscienza,
è bastato un semplice sorriso.

Ma il mio è pura follìa,è l'incomprensione
della vita che non vedo
perchè mi alzo la mattina al suonar della sveglia,
mi guardo allo specchio e rivedo le decine di shottini,
..................
!!!!DRIIIIIIN!!!!!

memmedesimo

segnalata da Daniele sabato 5 gennaio 2008


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