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Sono presenti 159 poesie. Pagina 8 di 8: dalla 141a posizione alla 159a.
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categoria: Poesie
ESTATE
cosa c'è di piu bello dell'estate?
lunghe giornate calde
il sole che brucia,
le cicale cantano all'impazzata,
i grilli le accompagnano,
l'odore del fieno appena tagliato
inebria la terra...
profumi intensi intorno a noi,
il cielo terso guarda dall'alto!
amore intenso e incomprensibile!
e io che corro nei campi,
saltello, volteggio,
mentre il sole bacia la mia pelle,
e gli alberi sorridono divertiti
nella loro fluente chioma estiva!
l'estate è l'amore intenso
tra il cielo e la terra,
la loro passione è il sole intenso
che brucia di romantica intensità!
farfalle!
insetti, una miriade che volteggia
nell'aria calda e preziosa,
bella estate, Dio l'ha donata a noi,
e noi dobbiamo godere di questo dono!
segnalata da Daniela cesta giovedì 12 luglio 2012
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categoria: Poesie
penna tra le mani
io non so il perchè
Dio ha messo tra le mie dita
una penna...
tra rime fantasiose io vivo
nel profondo blu del cielo
dove l'orizzonte è one con il mare,
nello scivolare leggero
della goccia di rugiada
sul filo d'erba,
come una farfalla solitaria,
svolazzo tra prati fioriti
allegra e incoscente,
mentre l'aquila raggiunge
il suo nido piu impervio
di una montagna selvaggia,
e il lupo attraversa la foresta
scrutando il cielo con
occhi profondi,
e le grandi onde oceaniche
rotolano con fragore verso
caldi lidi solitari,
e nel silenzio della notte
ascolto il mio cuore che batte,
sono così viva!
segnalata da Daniela cesta mercoledì 17 ottobre 2012
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categoria: Poesie
Vorrei...
Vorrei entrare
con passo felpato
nell'angolo più scuro
della tua mente,
nel posto più buio,
dove si nascondono
i pensieri più reali,
le paure più profonde,
i segreti mai rivelati.
Vorrei restarci
per una sola notte soltanto,
a sentire il battito del tuo cuore,
a scoprire la sua melodia
ed il suo linguaggio.
Vorrei provare
a sincronizzare il mio cuore
con il tuo, ad infonderti
la calma, la serenità.
Vorrei strappare via,
cancellare i pensieri
che più temi affrontare,
le tue ansie per scacciarle via,
scacciare la tua pacata frenesia
che fa sorgere e tramontare
il sole più velocemente
di un soffio di vento.
Vorrei spegnere
ogni incendio che ti brucia dentro
vorrei liberarti da ogni delusione,
da ogni remora, da ogni tuo errore
per farti vivere..solo di me.
Vorrei donarti eternamente
il sole, e l’allegria che ti rende unica
vorrei staccare un raggio di luce dal tuo volto
per illuminarti la strada nei tuoi giorni più neri.
Vorrei portarti per mano sugli arcobaleni del mondo,
tra canti di farfalle e il suono della neve.
vorrei farti vivere sentimenti da favola...
Tutto questo in una sola notte,
e quando il mattino tornerà a sorgere,
me ne andrei via scivolando
in una tua lacrima.
segnalata da Vallant giovedì 14 gennaio 2010
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categoria: Poesie
LA VOCE DI DOROTEA
Tra le bambole e petali di fiori
dolce farfalla vola tra gli allori..
Quello ti guardò e sorrise..
Ti ha dolce toccato,
quel sospiro e quel bacio
che in quel dì hai donato?
Fatuo amore ti ha regalato
di un amore mai nato..
Sono questi i tuoi giorni perduti?
Li aspettavi?
Eccoli,
Guardali, ancora gonfi..e confusi
Tiene i suoi occhi pieni di gloria..
puntati nei tuoi
pieni di lacrime,
senza alcuna vittoria..
Cercavi l'amore chi sa dove,
ti lascia nel silenzio
con un grande dolore..
La vita ti scorre
con giorni tutti uguali,
nei ricordi di violenza
con ritmi usuali...
Gocce di veleno
alimentano tradimenti,
in fugace incontro
privo di sentimenti..
Lacrime salate
rigando il tuo viso,
brillano di stelle
dal sapore della pelle.
Porta via la tua giovinezza
in cambio di tristezza..
Sospiri e bisbigli...
altera la tua voce
Dorotea
fino all'ultimo fiato ,
perché l’amore ti han rubato..
segnalata da Giulia Gabbia lunedì 2 agosto 2010
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categoria: Poesie
Pazzia....
Pazzia....
è voler amar
con tutto se stesso,
l'essenza di un angelo,
voler stringere forte
il suo amore.
Pazzia...
Poter da lei
esser ricambiati,
tenerle le mani,
assaporle le labbra,
risvegliarsi con lei,
da sogno
in reatà.
Pazzia...
E' sentire le lacrime
del suo amore,
dentro la mia anima
asciugate
da un forte
desiderio
d'amarla ancora.
Pazzia...
Amarla,
seppur ti sfugge,
come un farfalla,
e comunque
attratta,
dal tuo amore,
s'appoggia
ogni tanto sul tuo cuore.
Pazzia...
è sentirla
ancora
essenza
amorosa
eternamente,
dentro di te.
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie
segnalata da wolf23 mercoledì 16 marzo 2011
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categoria: Poesie
Ti amo,
amante, ti amo e m’ami e ti amo:
son corti i giorni, i mesi, la pioggia, i treni:
son alte le case, gli alberi, e siam più alti:
s’avvicina sulla sabbia la spuma che vuol baciarti:
emigrano gli uccelli dagli arcipelaghi
e crescono nel mio cuore le te radici di frumento.
Non v’è dubbio, amor mio, che la tempesta di
Settembre
Cadde col suo ferro ossidato sopra la tua testa
E quando, tra raffiche di spine ti vidi camminare
Indifesa,
presi la tua chitarra d’ambra, mi misi al tuo fianco,
sentendo che non potevo cantare senza la tua bocca,
che morivo se non mi guardavi piangendo nella pioggia.
Perché le pene d’amore sulla riva del fiume,
perché la cantata che in pieno crepuscolo ardeva
nella mia ombra,
perché si richiusero in te, chillaneja fragrante,
e restituirono il dono e l’aroma che abbisognava
il mio vestito sciupato da tante battaglie d’inverno?
BIMBA BRUNA E AGILE…
Bimba bruna e agile, il sole che Fa la frutta,
quello che rassoda il grano, quello che torce le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.
Un sole nero e ansioso ti si arrotola nei fili
Della nera capigliatura, quando stendi le braccia.
Tu giochi col sole come un ruscello
E lui ti lascia negli occhi due pozze oscure.
Bimba bruna e agile, nulla mi avvicina a te.
Tutto da te mi allontana, come dal mezzogiorno.
Sei la delirante gioventù dell’ape,
l’ebbrezza dell’onda, la forza della spiga.
Il mio cuore cupo ti cerca, tuttavia,
e amo il tuo corpo allegro, la tua voce sciolta e sottile.
Farfalla bruna dolce e definitiva
Come il campo di frumento e il sole,il papavero e l’acqua.
segnalata da Giuly la mejo sabato 29 ottobre 2005
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categoria: Poesie
un battito d'immenso
Un battito d'immenso
proprio sopra il mio capo,
un colore nuovo e intenso
sfiora questo sguardo innamorato.
Non ho segreti,
solo un pò di timidezza,
blocca questa voglia di raggiungerti
che mi fà rimanere qui
ad implorare di non perderti,
un destino che porta ai margini
la mia anima...
Alzo gli occhi al cielo
e seguo il tuo volo,
sapessi volare anch'io,
ti seguirei per milioni di domani,
ma stò fermo
e in silenzio anche se t'amo
nascondo l'immenso
che potrei darti,
dentro ai miei occhi
che brillano solo nel vederti...
E respiro solitudine
su di me
si posano farfalle
che non hanno la tua stessa bellezza,
ma ti aspetterò
io lo farò.
E nell'attimo in cui
il mio petalo compirà il suo ultimo respiro
libererò il suo colore nell'aria
in modo da accarezzarti
pure quando,il mio cuore
non potrà più vederti...
segnalata da markino lunedì 23 gennaio 2006
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categoria: Poesie
Il giorno del giudizio
Ho sentito, dentro di me,
Nel giorno del giudizio
Che dovevo raccogliere
Tutto il coraggio
E venirti a parlare.
Ti ho cercata,
Chissà dove, ti ho trovata,
E ti ho detto all’orecchio
Che dovevo dirti una cosa,
Ma che dovevamo essere soli.
E ho percorso,
Con te dietro,
Scale e corridoi, chissà quanti,
Mentre tu mi dicevi: “Va bene qui?”
Ma nessun luogo era davvero adatto.
Alla fine mi sono fermato.
Ci siamo seduti.
Vari giri di parole.
Varie interruzioni.
Poi sono esploso.
“Ti amo.”
Un momento di silenzio.
Poi mi hai detto:
“Non ti voglio illudere.
Possiamo restare buoni amici.
Ci devo pensare, poi ti faccio sapere.”
E poi sei andata via, e io sono rimasto lì,
Seduto, a vederti sfumare fra la gente,
Muto e immobile come un morto.
Tante cose avei dovuto ancora dirti,
Tante cose avrei dovuto ancora farti sapere.
Io non ti ho dimenticata, ma ora è tardi,
Perché, anche se mi sembri così vicina,
Sei lontana, e tu mi hai certo dimenticato,
Prima ancora di darmi la tua risposta,
E la tua risposta, temo, mai mi giungerà.
Tu sei lontana, certamente libera e felice,
Come una farfalla che vola su un prato,
Mentre io, povero uomo schiavizzato,
Sono qui, in prigione, per sempre,
Per te, perché tu qui mi hai rinchiuso.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso mercoledì 21 giugno 2006
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categoria: poesie
sogno
correvo nel bosco umido,
frusciando su foglie morte e fango,
sentivo il freddo, penetrare, dentro le mie ossa
folletti e gnomi incuriositi guardavano me,
il lupo seguiva le mie orme, e la volpe
era attaccata alla mia lunga gonna, svolazzante,
sussurrava l'intera foresta, al mio passaggio,
quando stanca gridai:"dove sta il fiume?"
il piccolo gnomo alzò la sua mano e fece un cenno,
corsi con tutte le mie forze, fino a quando sentii
lo scorrere pigro e rilassante dell'acqua del fiume,
mentre iniziò a piovere, ascoltai il tintinnio, della pioggia sulle foglie morte,
rilassava la mia mente e il mio spirito, in quell'ora crepuscolare,
continuai a camminare lungo la sponda, osservando le anatre,
scivolare leggere, ignorando la pioggia, felici della loro libertà,
i folletti, gli elfi e piccoli spiriti della foresta, seguivano me taciti
e le volpi, gli uccellini colorati, scoiattoli dispettosi,
qualche farfalla infreddolita, lepri, un piccolo orsacchiotto,
aleggiava nell'aria una luce brillante, la luce della semplicità,
che arricchisce ogni animo, dona letizia, pace, serenità,
e io iniziai cantare una melodia armoniosa e allegra,
quando finalmente io vidi il bellissimo ponte,
di pietra, formato da piccoli archi massicci, reso spento
dal grigiore del cielo, ma vivo dalla semplice luce d'amore
al di la del ponte c'era il paese delle fiabe antiche,
e sul ponte il principe guerriero che attendeva me!
leoche starnazzavano forte, e tutti gli animali erano gioiosi,
io corsi sul ponte e tutto era così familiare,
il guerriero prese la mia mano sorridendo
e insieme ci allontanammo verso il regno delle fiabe,
dietro di noi gli animali, elfi, gnomi, piccoli spiriti della foresta
cantavano la mia melodiosa musica del cuore.
segnalata da DANIELA CESTA sabato 3 gennaio 2015
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categoria: Poesie
RICORDI D'INFANZIA
piccola e vivace, bambina con le trecce
così guardo se mi volto indietro
amavo correre nei prati, assolati di primavera
pieni di farfalle multicolori, sotto il sole scintillante
energia esplosiva, aveva il mio corpo
instancabile nel giocare ore e ore
guidavo la piccola banda, di bambini all'aria aperta
la mia curiosità era senza limiti, amavo esplorare
sempre cose nuove, avevo fame di conoscere e di vedere
così salimmo un muro di cinta, che tanto aveva incuriosito
tutti, volevamo sapere cosa c'era dietro.
Con nostra grande meraviglia, trovammo un giardino
pieno di alberi da frutta, una grande piscina vuota e tutto intorno
splendidi cespugli di fiori rosa, poco distante la grande villa disabitata.
Tutto questo sembrò meraviglioso e noi femmine,
coglievamo i fiori rosa da portare via.
sembrava così magico e irreale, stupefacente e incantevole
come le grandi statue romaniche, sparse per il giardino.
paesaggio incantato, dove ci divertivamo immensamente!
Ma, ero una bambina spericolata, correvo sempre sul bordo
di quella grande piscina vuota, per arrivare prima degli altri
e cogliere tutti fiori che desideravo....
un pomeriggio volai come un angelo, dentro la piscina, senza acqua
nella parte piu alta, dove un tempo qualcuno si divertiva a tuffarsi...
il mio urlo terrificante, spaventò tutti, ma ancora di piu il mio silenzio
non ero caduta sul duro fondale vuoto! Ma sopra una grande fascina di rami secchi,
mi sorreggeva come in un abbraccio!
il legno ha salvato me con grande amore...
ricordo la corsa in ospedale con l'ambulanza..
ma io stavo bene, forte, vigile, ero solo un poco spaventata.
Gli alberi mi hanno sempre detto:ti amo.
segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 8 febbraio 2017
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categoria: Poesie
Ti Attendo
Ti Attendo
Ti attendo, o dolce speme,
ti attendo disincantata
nel fondo buio,
tra le briciole
delle reminiscenze,
dove una volta, tinta di pace,
eri gemma splendente
ad agghindare i miei giorni
in fiore, con gli olezzi
dei tuoi sorrisi inarcati
con clemenza per me.
Ti attendo, non saprai mai
quanto io ti attendo
ai bordi dell'oblio,
tra le lacrime che
come caterve si originano
come stelle cadenti,
a farmi sperare la felicità
or celata in qualche angolo di un incanto smarrito
nel flusso della mia vita!
Ti attendo o dolce
e anelata speme,
come un raggio di sole
tra nemici nembi
che ilare accarezza
e scalda l’anima mia
spenta alla realtà,
Oh, ti prego mia speme
come una farfalla senza ali
che io possa giuliva
volare finalmente felice,
oltre l'arcobaleno dopo
la furia della tempesta,
lascia che nel cuore
tu come regina rinasca,
affinché nella tua luce
dalla torbida tomba
della disperazione,
io sia salvata per mezzo tuo.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra martedì 16 aprile 2024
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categoria: Poesie
Sempiterno
Nel delicato bisbiglio di stelle due anime confluiscono
come ingenti rigagnoli,
che indivisibili or fluiscono
dopo rovesci d'agosto
e or fondono le loro vite
in un unica luminosa scia!
Si dipana un effluvio
tra le calamità
delle loro tribolate essenze.
Un brolo di malva, rosa,
iperico, gelsomino,
ortensie e lavanda ad adorare sussurrate parole spasimanti disperdendosi nel vento.
Corrono intrecci di mani
come rami di vite
ad accarezzare teneramente
in quei brividi come glacionevato che bacia le sue vette,
guance ovattate d'emozioni! Respirano eternità
il loro sguardo perso
nel loro bacio astratto
come l'aurora e il suo orizzonte, si amano come
l'oceano abbraccia la sua terra
e il sole accarezza la notte,
nel vortice che tutto cattura.
Due essenze che leggere levitano felici come
innamorate farfalle
nel gioco d'amore
sciogliendo colorati confini
come l'arcobaleno
che unisce cielo e terra.
Fiamme danzanti
nel romantico canto
che si mescidano nelle parole
del cuore che si sbrogliano
nelle piaghe del fiato dello spazio ove il loro filo rosso del fato
lega oltremondano!
Mentre il mondo
inesorabile continua il suo giro, così il loro amore
oltre ogni limite
implacabile continuerà la danza rescindendo ogni barriera
di glacieret a impedire
il loro anelito d'amore...
Sempiterno
©Laura Lapietra
segnalata da Laura Lapietra martedì 25 luglio 2023
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categoria: Poesie
D'improvviso Lei
D'improvviso Lei
D'improvviso lei, passi di farfalla
dalle gote di velluto chiaro
sotto il mare blu dei suoi occhi,
a volte nascosti dalle onde bionde
dal profumo di vaniglia come una dea.
Oh, è un tuono nel centro del mondo
a spaccare le mie sicurezze d'acciaio,
lei l'unica, la sola rosa scarlatta
nel deserto delle mie attenzioni.
Freccia dal veleno di passione
perfora il cuore come ladra innocente,
a togliermi ogni corazza di difesa.
D'improvviso, lei uragano di felicità
nel bel mezzo dei miei programmi
a sconvolgermi, stravolgermi la vita,
ed io esca del suo amo son preda!
D'improvviso lei, a far tremare il cuore,
piccolo grande raggio di sole nel mio inverno a scolpire emozioni indelebili.
È lei, la sola, l'unica, all'improvviso!
D'improvviso si scioglie il ghiaccio
nel sangue che mi scorre nel petto
e le emozioni pulsano
nelle note di un colpo di fulmine che folgorato e nella brace dell'amore
rapidamente e rapacemente divoro
il suo sguardo,
legandolo al mio in un unico desiderio
in un unico sentiero
sentito e voluto da percorrere insieme
nelle cavalcate del destino.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra sabato 2 novembre 2024
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categoria: Poesie
L'Amore
Ho fatto
l'amore con te,
e mi sono sentita
come una farfalla
che vola,vola
nell'immensità del cielo...
Ogni volta che
lo facciamo,
mi fai sentire
libera.
Libera da ogni
sentimento brutto...
da ogni cosa brutta...
che ci circonda!
Quando ti ho dato
me stessa...
ho avuto paura,
paura di rimanere sola...
Ma sei rimasto
accanto a me...
a proteggermi
da qualunque pericolo
mi circondava...
Ti sei innamorato
di me...
ed io
mi sono innamorata
di te...
Abbiamo avuto
ostacoli da superare...
e ci saranno ancora...
Solo che
anche se avrò paura
te ci sarai con me...
A volte
sono una bambina,
ma sò cosa cerco,
dalla vita...
Eh!
quello che voglio
sei te...
Ti prego
perdonami se qualche
volta ti ferisco...
anche a parole,
perchè tanto
non lo faccio perchè
sento il bisogno
di farti male...
Non lo faccio apposta...
Scusami!!!
Ti Amo Giacomo L.
segnalata da Viola Liscandrello giovedì 19 dicembre 2002
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categoria: Poesie
DONNA . . . !
Vorrei
coprirti d'Amore
come un mantello
d'altri tempi...
senza lasciare al caso
le tue emozioni,
indistinte dalle mie
peregrine
fra gli universi
dell'Anima.
Sarei
il tuo Balocco
e la tua Guida,
esagerando in tutto,
perché mi piaci
libera da schemi,
sorpresa
nella libertà naturale
di giocare
con la Vita...
Sognando,
con carezza lieve
di farfalla,
le sensazioni affettuose,
che tu dai alle Cose...
e, mentre ti guardi,
con vispa curiosità
o matura certezza,
possedere i segreti
del Destino del Mondo!
Perché
tu sei la Donna...!
E quanto
di più alto
il Signore ha dato
attraverso di Te:
il Piacere e l'Amore,
la Gioia e il Dolore,
la Concretezza
o l'Astrazione...
tu ne possiedi
l'Essenza,
come mio Archetipo
ideale!
Colei
che, da sola,
può dare un senso
alla mia,
altrimenti vana,
esistenza...
segnalata da FernyMax sabato 15 marzo 2003
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categoria: Poesie
Nel silenzio
Ti amo dir
vorrei,
ma non
da te, venir illuso,
come naufrago
in balia di un amor
tempestoso,
da ingannevole
miraggio.
Dantesco
mio amore,
travagliato,
lieto sia
se di te,
v'è certezza.
Amor si voglia,
in languide parole,
pasciare vuole,
coccolato,
nel tuo vero
sentimento.
Fine non abbia,
parola cosi intensa
come dire ti amo,
su ogni labbra,
che la sussurra,
perchè poesia,
mai non vi sia
di cosi breve
e vera realtà.
Nel silenzio...
Odo, il gocciolar dei miei pensieri,
a volte tenebrosi, altri leggeri,
gioiosi o intriganti
li sento,
a volte cadere,
come gocce pesanti,
di un acquazzone estivo,
o come cristalli di neve,
poggiarsi soffici,
dentro il mio ego.
L'intrecciarsi
dei tuoi pensieri,
con miei,
strusciarsi insieme
come fusa
di gatti innamorati.
Leggere vibrazioni,
d'ali di farfalle,
ricordano la leggerezza
dell' amore
che mai s'allontana
e mai si posa
e per questo
rimane
dentro di noi,
infinito.
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccoltq
segnalata da wolf23 lunedì 21 marzo 2011
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categoria: Poesie
ALI SPEZZATE ...
Tu che scambi il suo amore
per possesso
e la donna al tuo fianco
per lo sfogo delle tue frustrazioni e debolezze:
chi sei tu, vile,
per spezzare le ali ad un angelo?
Chi sei tu, insignificante nella vita,
per soffocare la sua voce
-repressa ed impalpabile-
tra le tue mani
-esangui ma inesauribili-,
ingabbiandone ogni sua speranza
nel tugurio della tua coscienza?
Come puoi scaricare sulle sue esili spalle
il fardello d’umiliazioni e vergogne
della tua morbosità?
Come puoi seppellire l’emozione
nella fossa vuota del tuo cuore,
e -dopo tutto-
avere ancora il coraggio di guardare?!
Farfalla dalle ali spezzate,
fuggi dai resti di questa vita,
sciogli ogni laccio ancora teso al cuore,
rompi il silenzio
e libera il tuo represso pianto
in urlo colmo di libertà!
Anche se un arcobaleno in bianco e nero
copre il cielo grigio di solitudine,
mira oltre il tuo sguardo denso di pudore,
fallo ora,
adesso,
per sempre!
Nessuna gioia potrà sanare
le ferite di un cuore irrimediabilmente spezzato,
come pane sconsacrato …
nessuna rinascita potrà ristabilire l’equilibrio
di un’anima appesa a un filo …
nessuno potrà ridonare la luce perduta
al tuo ormai secco viso,
scavato dal tempo e dalle lacrime …
Ma dove non puoi giungere domani,
in un batter d’ali,
potrai arrivare negli anni,
sui piedi e con la testa.
E se scegliendo la nuova strada,
seppellendo il tuo passato,
proverai paure, sentirai rimorsi,
lasciati andare,
che tu sia quel che veramente sei,
scopriti da ogni telo,
perché non esiste vita migliore
di quella che vogliamo
e non c’è motivo per non desiderarla!
Come da un seme scippato a un fusto
può nascere un fiore,
così da un presente sottratto a un destino vile
può nascere la speranza di un domani migliore!
E finché non riacquisterai il dono del sorriso
non saprai mai quanto bene possa farti
un semplice sorriso …
segnalata da Gaspare110 giovedì 22 gennaio 2009
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categoria: Poesie
Fili di stelle
nella tasca dei sogni,
e gelido tuono irrompe
nei pensieri
di un cuor ferito
da una triste bugia,
nel ciel di quell'addio,
sussurrato solo con labbra
ma rinnegato dal cuor.
Brivido cieco
lungo la schiena
a raccontarmi lacrime
di sangue sulla tela della
tua nuda anima,
dalle ali di farfalla
e un bel pungiglione
di scorpione.
Su raccontami anima
mia amata,
raccontami come accartocci l'amore e le carezze
buttando tutto via
dietro alle tue spalle,
e che fino a ieri
come gabbiano d'oro
nel mondo delle emozioni volavi e vivevi incondizionata
respirando tutte le sensazioni del cuore,
dimmi cosa nasce
nel tuo io che ti vuol
così lontana da me?
Sacrificando
amore per carriera,
calpestando amore
per la maledetta fama,
che tanto lontana
ti vuol da me!
Sommerso nelle acque
della cruda tempesta
di questo sfumato amor
annego vinto piegato
in due dallo schiaffo possente
della delusione quando
il volto mi ha tinto
di pallido dolore,
cancellando ogni
barlume di straccio
di sentimento dal tuo cuore
che ormai quando votato
al prestigio e alla carriera,
seppellendomi nel passato
felice stella brillante
ti ha resa bella!
Ma.... lasciami ancora
fili di stelle nella tasca
dei sogni cosicché
nella notte più scura,
quella della nostalgia
lì faccia sfavillare
accanto alla spina luna
ricordandoti come
meteora speciale che...
orbita lontano lontano
via dal mio cuor
e dalla mia essenza, fragranza dispersa nel tempo
della rassegnazione unta
di disperazione per il suo
perduto amor.
segnalata da Laura Lapietra venerdì 12 marzo 2021
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categoria: Poesie
Amanti Noi
Amanti Noi
Lene il suo giuncare
la mia pelle
con le sue trepidazioni
come drappi di luce d'estasi
sparsi dappertutto su di me
a tinteggiarmi d'ambra,
oro pregiato per i suoi occhi
all'imbrunire della sera!
E una florida carezza madreperlacea
su cui adagiare il suo cuore
accanto al mio
cinse l'incanto che
il tempo sprigionava
senza una clessidra
a suggerirci una fine!
Flamine era l'immensità
della voce del suo sguardo
quando mi parlava
a suon di liuto al chiarore
delle stelle nascenti nell'indaco
di quel turbamento
che desiderava agghindarmi
di sol di porpora
e coralli da accostare
tra i petali di rose e i diamanti con cui adularmi
in quei suoi baci d'amore, brillantini sulle mie labbra timide nella bramosia!
Ove far scivolare
ogni desiderio
delicato quanto profondo
in fondo alla mia anima
come gocce di glicine
in grappoli penduli
ad addolcire i miei occhi,
per dissetare i miei sensi rapiti dal suo culto imperante!
E come farfalle bianche
che si librano in ogni direzione nel mio essere
ammaliato in quell'incontro
sublime in piena di letizia
e di sussulti in quei sussurri
luminosi e incandescenti
vibravo armoniosamente, mentre pervadevano
nelle nostre sensazioni
e nelle nostre parole
quelle non dette,
ma dettate dalle nostre mani
intrecciate pronte
per accogliere e allacciare
un unico abbraccio eterno
ove fermare il tempo,
il dolce sentire
delle nostre pelli,
I nostri corpi recitare poemi
intrisi di passione
nella danza della dolce voluttà!
Amanti noi...
In una notte già vissuta,
cadde una stella,
sotto lo sguardo pallido
della luna piena di miele,
un desiderio in
un unico destino,
nasce l'amore etereo nell'eterna atmosfera!
E quella fresca folata
di venticello che disegnava
le nostre pelli scoperte
senza arrossire al pudore,
adagiate sulla calda
terra della natura
sotto le folte chiome
degli antichi ulivi,
mi spogliava dai
miei ultimi petali multicolori
di quei fiori che coltivavi
unicamente per me,
affinché il tuo calore d'amore
mi coprisse il cuore
fin quando l'alba
non ci guardasse
sorpresa coi suoi
primi raggi di sole
alla luce di questo mondo
non giudicandoci
amanti segreti di un ardore,
che si consuma
con l'eccitazione
di una piccola eternità
in un momento fra tanti
che decanta
passione al firmamento,
ma semplicemente chiamandoci urlandoci,
Amore! E non...
Amanti noi
in questo nostro amore,
un amore che vive e
che ama solo per amore!
segnalata da Laura Lapietra lunedì 15 novembre 2021
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