Pandoro Di VeronaTipo piatto | Dessert | A base di | Burro | Persone | 12 | Note | - | Visite | 1314 visite |
- Preparazione
- Mettete in una tazza una cucchiaiata colma di farina, sgretolateci il lievito di birra e sciogliete tutto con una cucchiaiata d'acqua appena tiepida.
- Ne deve risultare una pasta assai molle, che lascerete lievitare per una ventina di minuti, fino a che avrà più che raddoppiato il suo volume.
- Mettete ora in una terrinetta 65 g di farina, una cucchiaiata colma di zucchero, un uovo e un rosso e 10 g di burro (una piccola noce) appena fuso.
- Aggiungete il lievito della tazza già cresciuto, e lavorare il nuovo impasto per quattro o cinque minuti nella stessa terrinetta, in modo da unire bene tutti gli elementi.
- Coprite la terrinetta e mettetela in luogo tiepido per un'ora, fino a che questo nuovo lievito avrà raddoppiato il suo volume.
- A questo punto mettete sulla tavola di marmo della cucina 130 g di farina, due altre cucchiaiate di zucchero, 20 g di burro fuso, una uovo, due rossi, un pizzico di vaniglina e una presa di sale.
- Unite il secondo lievito della terrinetta e con la mano lavorate tutti gli ingredienti, sbattendo con forza la pasta che è piuttosto molle, allo scopo di farle acquistare elasticità e leggerezza.
- Sbattete questa pasta per una decina di minuti, fino a che si staccherà in un solo pezzo dalla tavola e dalle mani.
- Allo scopo di indurirla ancora un po' aggiungete poi altri 50 g di farina e incorporatela man mano alla pasta, staccandola bene dal tavolo con la lama di un coltello.
- L'impasto dovrà diventare come quello di una pasta da pane molto morbida, e non dovrà più attaccarsi nè alle mani nè alla tavola.
- Lavorate ancora per qualche minuto la pasta, pressandola col palmo della mano, arrotolandola e maneggiandola; e quando vedrete che è ben lavorata, fatene una palla e ponetela in un'altra terrina, sul cui fondo spolverizzerete un po' di farina.
- Coprite il recipiente e lasciate lievitare ancora per circa tre ore.
- Rovesciate allora la pasta sulla tavola leggermente infarinata, sgonfiatela con dei piccoli colpi della mano, e ripiegatela più volte su se stessa spianandola con la mano.
- Poi stendetela col rullo in forma di quadrato e nel mezzo mettete 150 g di burro diviso in piccoli pezzi.
- Riportate i quattro angoli del quadrato verso il centro, in modo da rinchiudere bene il burro.
- Quando avrete ben rinchiuso dentro il burro, spianate leggermente la pasta a poi piegatela in tre, come si fa per la pasta sfogliata; stendetela di nuovo leggermente col rullo, ripiegatela in tre, lasciandola poi riposare per una ventina di minuti.
- Trascorsi i venti minuti stendete ancora la pasta, tornate a ripiegarla e ristendetela, dando cioè altri due giri alla pasta.
- La pasta del pandoro è così terminata.
- Dovrete ora rimpastarla leggermente sulla tavola, procurando, col cavo della mano, di farla roteare su se stessa.
- Tutto ciò leggermente e senza troppa pressione, dato che la pasta è delicata.
- Durante la varie manipolazioni, servitevi, se sarà necessario, di un pochino di farina.
- Quando avrete ben rotolato la pasta, mettetela nella stampa speciale (anche questa, dove si trova? n.d.r.), precedentemente imburrata e inzuccherata.
- Mettete la stampa in luogo tiepido (forno pre-riscaldato a bassa temperatura, n.d.r.), e attendete che la pasta si elevi fino all'orlo della stampa.
- Infornate allora il pandoro a forno di giusto calore (?), e dopo un quarto d'ora diminuite un po' il fuoco affinché il pandoro possa cuocere anche nel mezzo, senza colorirsi troppo.
- Quando, dopo circa mezz'ora, il pandoro sarà ben cotto (immergendo in esso un lungo ago da cucina uscirà nettissimo [con uno stecchino di legno lungo, se esce asciutto è cotto), sformatelo su una gratella da pasticceria o su un setaccio a lasciatelo freddare.
- Poi inzuccheratelo con zucchero a velo.
- Buon appetito!
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